venerdì 23 febbraio 2018

Due chiacchiere con l'Autore

A me piace molto conoscere l'autore/trice del libro che leggo. Meglio se lo conosco dopo. Difficilmente leggo prima la biografia in 4^ di copertina perché durante la lettura provo ad immaginarlo/a: giovane, adulto, anziano, piacevole, saccente, se la tira... erudito, immagino il suo studio, le sue ricerche.
Se il libro mi piace, cerco a tutti i costi di conoscerlo personalmente, andare alle presentazioni dei suoi libri, parlarci e, possibilmente, come in questo caso, farci due chiacchiere.
Non tutti sono disponibili, anzi alcuni tendono a chiudersi ma in questo caso ho trovato Dino Cassone simpaticamente aperto e alla mano.
Ecco, allora, condivido con i nostri lettori la chiacchierata con Dino dopo aver letto d'un fiato il suo libro "La bugiarda":

Al di là della biografia e delle informazioni su wikipedia, chi è Dino Cassone?
Sono un lettore compulsivo. Amo la lettura e il libro come oggetto. I minuti meglio spesi del mio tempo sono tra gli scaffali delle librerie. Sono approdato alla scrittura in maniera quasi naturale: scrivevo pensierini sui quaderni all’età di cinque anni.  

La storia di Luisa si sviluppa nel periodo della seconda guerra mondiale quindi alcuni comportamenti dei personaggi sono tipici dell’epoca. Mi riferisco alla sudditanza della donna, alla preoccupazione di cosa dice la gente del paese, ecc. Lei pensa che una storia simile possa svilupparsi anche oggi?
Purtroppo sì. Spesso si leggono e si ascoltano storie terribili e assurde di violenza e di femminicidio. E la cosa che maggiormente mi colpisce è quanto le vittime tendano a giustificare i propri carnefici, a cadere, ogni volta, nella trappola del finto amore che viene paventato loro. Senza tener conto che esistono, purtroppo, luoghi ancora arretrati dove la donna è ancora considerata un oggetto da possedere. 

Quanto da lei conosciuto c’è nella storia e quanto di puramente inventato?
La storia che racconto è in gran parte vera. Si basa su lettere e documenti reali. Naturalmente ho dovuto costruire e riempire i vuoti temporali e dello sviluppo della storia che mi mancavano.   
  
Come nasce una trama? E questa in particolare. come è nata?
Una trama può nascere da una frase che ascolto o che leggo, oppure da una situazione casuale in cui mi trovo. Spesso da storie accadute realmente che mi piace romanzare. Questa è nata dalla scoperta fortuita di alcune lettere e documenti, assieme ad alcune vecchie foto, appartenuti alla vera Luisa (nome inventato per ovvi motivi) e ritrovati in un piccolo baule.

Quando ha iniziato a scrivere “La bugiarda” conosceva già la fine?
In realtà il mio romanzo comincia nel 1962, proprio dalla fine, per poi chiudersi in un ideale cerchio nuovamente nel 1962. Quindi sì, sapevo già come doveva terminare. Quello che è mutato nel tempo (ci sono voluti 5 anni per scriverlo e riscriverlo svariate volte), è stato il percorso personale della protagonista che la porterà alla decisione finale.

Avrà letto nella mia recensione che forse Luisa avrebbe preferito un’altra fine della propria storia tormentata e che questo è colpa (o merito) dell’Autore. Secondo lei è colpa o merito?
Né colpa né merito. Il finale è ancora aperto a mio avviso, e saranno i lettori a immaginare quale possa essere il possibile seguito.

Le assicuro che ho letto “La bugiarda” con tanto piacere e senza stancarmi assolutamente e rinnovo l’invito a tutti di leggerlo, ma ora che ci conosciamo meglio io, lei e i nostri lettori, si faccia lei una domanda che a noi non viene in mente.
Domanda: È più bello scrivere o leggere? Risposta: leggere. Lo possono fare in tanti. Scrivere lo sanno fare in pochi. Molti, come il sottoscritto, ci provano umilmente.

Grazie, Dino ma, attenzione, se un lettore volesse intervenire e fare una domanda all'Autore, la contatterò di nuovo. Sono sicuro che ci risponderà ancora.
Grazie, lettori ma, attenzione, se qualcuno di voi vuole fare una domanda a Dino Cassone la faccia, senza problemi. 

Valter

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