SCHEDA TECNICA
Titolo: Nugae
Autore: Marika Carolla
Editore: Aletti Editore
Pagine : 51
Data pubblicazione: 26 Maggio 2017
Formato:Kindle; copertina flessibile
Genere: Poesia, letteratura.
Valutazione
Che cos'è la poesia se non canto di ciò che non deve finire?
Quasi un rito di resurrezione , quasi la speranza stessa che tutto si possa sempre rinnovare, mettendosi al servizio della bellezza fragile del mondo.
Alessandro D'Avenia
Ed eccomi
qui a recensire un libro di poesie non
con poche difficoltà. In realtà, non è la prima volta che mi accade, ma è come
se lo fosse , in quanto la poesia a
differenza di un romanzo, rappresenta l’anima dell’autore, il suo
inconscio, le sue fragilità. Da qui nasce la difficoltà: interpretare l’ anima
di qualcuno con il rischio di “violentare” la sua coscienza e la sua fragilità.
Spero di non
turbare molto l’anima di Marika Carolla che ringrazio per la sua pazienza
nell’aver tanto atteso.
Il libro già dal
titolo, “Nugae”, richiama grandi poeti dell'età antica ( Catullo, Orazio, per finire a Petrarca), che per primi hanno utilizzato questo termine latino per indicare delle composizioni letterarie a cui neanche l’autore riesce a dar peso. In questo caso Marika, secondo la mia interpretazione, lo usa per indicare l'inutilità del mondo in cui viviamo perché privo di valore.
Il libro è composto da 37 poesie donate su 51 pagine.
Scrivo
brevemente una piccola analisi sintattica e linguistica delle poesie.
Marika usa
una metrica libera in quasi tutte le composizioni e solo sporadicamente possiamo
ritrovare una rima baciata.
Per onestà
nei confronti dell’autrice e dei lettori, vi confesso la mia predilezione nei
confronti delle poesie con una metrica baciata e alternata; ma comprendo la
scelta stilistica dell’autrice.
A livello
linguistico ritroviamo alcune figure retoriche :
-enjambement
(“i colori avevano cessato di
adornare il prato”);
-antitesi (“mente vuota forse piena”);
-preterizione
(“Se solo per
una volta
riuscissi ad
apprezzare
piuttosto
che ridimensionare...”)
- anafore
interne ed esterne
(Se solo, se solo...
se solo
realmente amassi);
- metafore
(E credo in
sogni più grandi
che vanno
nutriti come fiori d’inverno,
come uccelli
appena nati);
Un piccolo
libricino che rappresenta una denuncia del sistema in cui siamo costretti a
vivere; sistema politico che non premia la meritocrazia, ma distrugge il futuro
e le speranze dei nostri giovani; la caduta dei valori primordiali come l’amore
, il rispetto e l’amicizia sostituiti dal narcisismo e dalla lotta di potere
che inaridiscono il cuore della gente.
“Il cancro della società” come Marika lo
definisce da cui non si guarisce se non lo si vuole realmente, ma dilaga sempre
più e conduce le genti alla morte del cuore e all’impoverimento dell’anima.
I versi di
Marika urlano rabbia e sgomento:
“Non siamo
la generazione del progresso,
bensì quella
dell’impoverimento,
della
decadenza morale,
dell’assenteismo
politico.
Una di
quelle senza sogni,
lavoro,
priva di
senso”.
Ma la
soluzione esiste per rialzarsi da questo torpore, non è arrendersi agli eventi,
ma reagire e guardare al di là della siepe , così come disse anche il grande
Giacomo Leopardi , la cui lettura ha accompagnato me per tante notti. Il filo
conduttore è l’amore: l’amore per se stessi, l’amore per l’amicizia, l’amore
per la vita.
Dobbiamo
aggrapparci all’amore; tutti abbiamo bisogno di ricevere e dare amore; di
ricevere un abbraccio e una pacca sulla spalla. L’amore, in tutte le sue forme
e le sue sfumature, ci permetterà di
guardare oltre la barriera dei pregiudizi e dei preconcetti; di guardare al di là
del nostro orizzonte perché là c’è la Vita, la speranza e il futuro.
Arriva
Natale, vi consiglio di regalare un libro di poesie, perché leggere le poesie
aiuta a guardare oltre la "prospettiva" e a lottare per raggiungere quel traguardo
fondamentale della vita di ciascuno di noi.
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