Titolo: Il giorno che aspettiamo
Autore: Jill Santopolo
Editore: Casa Editrice Nord
Pubblicazione: 22 Maggio 2017
Pagine: 398
Gradimento
“Ho scritto questo romanzo pensando al mio
primo amore. Spero che, leggendolo, possiate rivivere il vostro.” (cit. autore)
Il
giorno che aspettiamo, come dice l’autrice stessa nella prima pagina,
rispecchia la trama del libro. Il libro racconta la storia di tre protagonisti.
Luce la protagonista, in cui gira tutto attorno la storia, come il sole
con i pianeti, Gabriel (detto Gabe) e Darren, rispettivamente il primo amore
mai dimenticato e il marito.
Lucy e Gabe si conosco
all’università, non in un giorno qualsiasi, ma in un giorno che ha lasciato un
segno nella storia di ciascuno di noi, soprattutto negli Stati Uniti… l’11
settembre 2001, il giorno dell’attentato alle Torri Gemelle a New York.
Lucy
e Gabe incominciamo così una relazione appassionata, una relazione che molte di
noi donne desidererebbero vivere… quello che però Lucy non tiene conto sono i
demoni di Gabe, quelli con cui lui convive da tutta una vita, soprattutto
quello del padre. Sono proprio questi demoni che porteranno alla nascita di
tutta la storia… Gabe infatti, personaggio a mio dire alquanto egoista, decide
di seguire le sue scelte, quelle che lui nel suo egoismo recluta migliori per
se stesso e decide di partire come fotoreporter in giro per il mondo nelle zone
di guerra, convinto di poter cambiare il mondo.
Lucy conosce Darren dopo la rottura con Gabe e lentamente guarisce con
il suo amore. Darren a mio modo è l’anteposto di Gabe. È l’uomo con cui la
maggior parte di noi donne, vorrebbe formare una famiglia. Darren è l’uomo che ha
un buon lavoro, l’uomo che è sempre presente con i figli, l’uomo che per
qualsiasi cosa sai di poter contare su di lui… insomma il porto sicuro per
chiunque… ma allo stesso tempo a Lucy, non riesce mai a trasmetterle un amore
così importante e significativo come quello di Gabe. Il personaggio di Darren
infatti, è descritto come l’uomo che vuole sì il bene della famiglia, ma allo
stesso tempo che vuole essere solo lui a guidare il timone e questa sarà la
cosa che porterà sempre a mettere in dubbio Lucy e paragonare il marito a Gabe.
Egoismo da parte di Gabe, che passa negli anni dalla sua scelta di partire alla fine della storia a tornare sempre nella vita di Lucy, fino a dedicarle anche una mostra con le sue fotografie di quando stavano assieme.
Colui che nelle scelte importanti, come quella di
adottare un cane in comune, la casa nuova, i figli, decide sempre da solo dando
per scontato che Lucy avrebbe sempre detto di sì.
Infine,
egoismo, anche dalla parte di Lucy; un personaggio per me alquanto
estroverso… per anni rimane sposata con un uomo che in fondo per me non ama,
perché se si ama una persona, non si passano tutti i giorni a paragonarla al
primo amore e che per quanto critichi le scelte di Gabe di rientrare sempre
nella sua vita, è lei quello che in fondo glielo permette sempre, fino alle
ultime pagine….
Nel complesso
ho apprezzato molto la storia.
Ne consiglio la lettura nonostante non sia il
mio genere…e poi vogliamo parlare di una cosa? Il profumo della carta dei libri
della Nord? Adoro quel profumo, come anche quello della serie Mammut della
Newton…solo il respirare il profumo mi porta ad invogliarmi nella lettura!
Buona lettura!
Recensione scritta da Valentina Fontan
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