SCHEDA TECNICA
Titolo: Fragile come il silenzio
Autore: Giulia Mancini
Pubblicazione: 7 Giugno 2017
Pagine: 202
Genere: Gialli / Thriller
Gradimento
Fragile come una donna violata, fragile come il cuore umano, fragile come il silenzio.
Il libro inizia subito dal Prologo con il ritrovamento di un corpo di un uomo, bruciato in volto e mutilato nelle parti intime, da 3 giovani, in un capanno,vicino ad un bosco di Bologna.
"Adesso ti tolgo il cappuccio,così finalmente ci guardiamo negli occhi. Eh ,lo so ti stai chiedendo cosa sta succedendo,ascoltami bene ho intenzione di farti morire in modo doloroso e lento.
Inutile guardarmi con quegli occhi.
Non chiedermi pietà. Ti stai chiedendo chi io sia,lo so non lo puoi sapere.
Io invece ti conosco bene e soprattutto conosco il male che hai seminato con la tua sporca vita.
Ed è per questo,che meriti di morire."
"Si avvicinarono guardinghi il fumo usciva da una finestra diroccata,sbirciarono all' interno,quello che videro sembrava una scena da film dell' orrore: in un angolo un uomo seduto o quello che ne restava,immerso in una pozza di sangue, che si allargava all' altezza del bacino,la testa fumante come una torcia"
I casi di Omicidio,verranno risolti dal Commissario Saverio Sorace, che lascia Napoli il suo paese natio, per trasferirsi nel Commissariato di Polizia di Bologna.
Saverio è un uomo solitario, molto dedito al suo lavoro, con un passato difficile che vorrebbe dimenticare.
"Un ricordo si insinua nella mente, mia madre sorride. Ha gli occhi chiari, la pelle rosea e mi abbraccia. Sento il suo odore leggero di borotalco con il quale si cospargeva dopo il bagno. Era bella mia madre, tanto bella.
Poi il suo sguardo si rabbuia, mio padre è entrato nella stanza, dice qualcosa, io non capisco, ma lei mi porta nella mia cameretta, mi prega di restare lì, mi dice che tornerà presto e va via chiudendo la porta. Io piango, come intuissi già che non la rivedrò mai più. I ricordi possono ferire come coltelli affilati. E non puoi difenderti scappando".
Al suo fianco, l'ispettore Sara Castelli, apparentemente di carattere freddo e insensibile , ma attira l'interesse di Saverio che inizia pian piano a sentirsi attratto da lei.
Ma anche Sara nasconde qualcosa sul suo passato; un ricordo che ha segnata per sempre la sua anima , rendendola diffidente nei confronti degli uomini.
Dopo il ritrovamento del cadavere , le indagini si avviano verso una certa direzione, quando vengono commessi altri omicidi con lo stesso rituale da convincere gli inquirenti a dover aver a che fare con un serial killer.
"Superò le erbacce ed entrò nel capannone, la polizia scientifica era già all’opera per i rilievi. Quello che vide gli fece più effetto di quanto si aspettasse. L’uomo era nudo, le mani legate dietro la schiena con un fil di ferro, il volto bruciato, seduto in una pozza di sangue, non aveva più i genitali. Era quasi sicuramente morto dissanguato. Almeno così concluse lui a una prima occhiata".
Ma il serial Killer sarà uomo o donna?
Ma accadde un imprevisto durante le indagini:un indizio o una traccia conduce gli inquirenti verso l' Ispettore Castelli.
Quel segreto che Sara nasconde dentro di se riemerge e destabilizza Sorace, che inizia a dubitare di lei e a sospettarla complice negli omicidi.
Cosa nasconde Sara?
Sara e il commissario uniti da un segreto indecifrabili ; entrambi nascondono una scomoda verità ed è proprio questo che li lega: il passato tormentato per entrambi, che li avvicinerà sempre di più.
L'autrice emergente, Giulia Mancini conduce il lettore in un'atmosfera misteriosa e agghiacciante e lo rende partecipe delle indagini per scoprire il serial Killer che toglie il sonno agli abitanti e al commissario, attraverso l'utilizzo di un linguaggio semplice e scorrevole; trama densa di suspense; ottima la descrizione dei personaggi.
Solo una piccola critica: il finale purtroppo scontato che non lascia nulla al mistero. Romanzo dal ritmo incessante in grado di competere con i bestseller thriller in circolazione e con i grandi nomi del genere thriller e non è poca cosa considerando di trovarci di fronte al romanzo di un'esordiente; ma purtroppo il finale delude un pochino perchè forse essendo un pochino scontato, lascia poco spazio alla fantasia del lettore.
Ma sono sicura che sentiremo parlare spesso di Giulia Mancini!
Amanti del genere thriller non vi lasciate sfuggire l'occasione di leggere un bel libro. Ma mi rivolgo anche a un pubblico non amante del genere: questa è la lettura giusta per avvicinarsi alle storie thriller.
Lettura consigliatissima , non rimarrete delusi!!!
Buona lettura!
RECENSIONE SCRITTA DA ROSA MARIA LENTINIO
Solo una piccola critica: il finale purtroppo scontato che non lascia nulla al mistero. Romanzo dal ritmo incessante in grado di competere con i bestseller thriller in circolazione e con i grandi nomi del genere thriller e non è poca cosa considerando di trovarci di fronte al romanzo di un'esordiente; ma purtroppo il finale delude un pochino perchè forse essendo un pochino scontato, lascia poco spazio alla fantasia del lettore.
Ma sono sicura che sentiremo parlare spesso di Giulia Mancini!
Amanti del genere thriller non vi lasciate sfuggire l'occasione di leggere un bel libro. Ma mi rivolgo anche a un pubblico non amante del genere: questa è la lettura giusta per avvicinarsi alle storie thriller.
Lettura consigliatissima , non rimarrete delusi!!!
Buona lettura!
RECENSIONE SCRITTA DA ROSA MARIA LENTINIO
Grazie di cuore per la recensione! Giulia Mancini
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