mercoledì 18 ottobre 2017

Spazio nuovi autori : Recensione del romanzo "La sonata della vendetta" di Marika Bernard





Titolo: La sonata della vendetta

Autore: Marika Bernard

Editore: Dark Zone

Pubblicazione: 5 Marzo 2017

Genere: Thriller

Prezzo: 0.99 Kindle ; 12.90 cartaceo





                                                                 Gradimento


 
 
 


"La sonata della vendetta  - una storia maledetta" è il primo romanzo della scrittrice Marika Bernard.

Un romanzo thriller ché riuscito ad  afferrarmi e a stringermi in una morsa di suspense fino all’ultima pagina della narrazione.

Il protagonista del romanzo, un trentenne   arrogante e senza obiettivi nella vita, dopo la morte  del bisnonno BisMarco, scopre per caso in una soffitta tra vecchie lenzuola ammuffite e giallastre ,quadri,  carillon muti e cianfrusaglie varie che neanche "un rigattiere avrebbe ritirato per farci un vecchio falò", tra ragnatele e polvere , una vecchia custodia contenente all’interno un vecchio violino. Solo per curiosità e non per bravura, prende il violino dalla custodia e la sua mano possente e rozza improvvisamente, al tocco dell'archetto, diventa leggera e sinuosa come se, in realtà, braccio e archetto fossero una cosa sola.
Risultati immagini per immagini violino
 
 

“ Nella soffitta, col pallido chiarore fuligginoso proveniente dall’abbaino e la mia torcia poggiata su un mobile lenzuolato , mi sono portato un violino sulla spalla e ho appoggiato l’archetto sulle corde.
Ho prodotto un primo suono. Una nota…”

E allora ora voi mi direte “ Cosa c’è di strano in un uomo che suoni il violino?”
"Niente"-  vi risponderei io , se parlassimo di un uomo capace; invece non è così.

Eh no, cari miei, qua inizia la storia suspense del romanzo. In quanto a suonare non è l'uomo cafone e ignorante in materia come in altre, ma... ( siete curiosi di saperlo, vero? Visto che in soffitta non c'è altra anima vivente oltre al ragazzo) ...appunto, nessuna anima vivente ma... un'anima; l'anima o uno spirito maledetto che appartiene al  violino.

“ Ero l’inganno dei sensi e il garbuglio dei sentimenti. Parole e pensieri non miei, non suoi, non loro, eppure nostri, in qualche modo, in un noi che era un io riflesso in uno specchio rotto. La mia immagine in ogni screzio, in ogni frantumo”.
Il violino, vecchio da millenni ( che non si sa come mai sia capitato tra le mani del bisnonno) cela un segreto sconcertante raccontato dall'autrice con grande maestria e ingegno.

Ma non vi dico altro , leggete il romanzo e capirete.

 

 
 
La struttura del romanzo è semplice ma allo stesso tempo complessa in quanto viene a delineare  la storia e la vita di tre personaggi  ambientati in periodi storici differenti ed unite da un unico strumento: il violino.

Per delineare i vari personaggi, l’autrice Marika Bernard, ha suddiviso in capitoli in  sottotitoli:

-Uomo la parte in cui racconta il presente, rappresentato dal ragazzo reincarnato dallo spirito di Paz, marito di Lily, il pazzo omicida geloso;

- Violinista la voce di Trukhacevsky, il “diavolo” violinista colpevole di aver aiutato Lily ( una donna sposata e madre di tre figli)  a suonare bene il pianoforte;

- Visione a volo d’uccello  ossia il narratore esterno che funge da coscienza di tutti i personaggi.

 


Una storia incalzante pagina dopo pagina; una storia che incute quasi terrore pensando a  cosa si potrebbe celare in un semplice e melodico strumento musicale come il violino.

Un po’ “stonato” ( lasciatemi passare questo termine) è il linguaggio utilizzato dal ragazzino ; un linguaggio tipicamente giovanile, scurrile in molti casi. Un linguaggio in contrasto con quello utilizzato dai personaggi virtuali, un linguaggio elegante e nobile.
Ma mentre inizialmente tale contrasto urtava la mia lettura e mi discostava dal voler proseguire, man mano che la lettura proseguiva , tale contrasto diveniva quasi “musicale”; un tocco geniale dell'autrice nel  sottolineare la differenza temporale ed epocale che caratterizza i personaggi , i luoghi e le ambientazioni.

Il lettore verrà trasportato in un mondo lontano in cui i musicisti allietavano nelle proprie case i nobili; un mondo in cui la musica era un elogio alla ricchezza, al lusso e al potere di certe famiglie; un mondo in cui era legittimato il delitto d’onore.
Ma bastano poche note del violino, per riportare il lettore a viaggiare nello spazio e nel tempo che lo condurrà in una soffitta polverosa e umida dei giorni nostri.
 
 
In un’epoca in cui siamo sempre più bombardati da stimoli che distolgono l’attenzione, questo è invece il  libro, nato dalla penna  e dalla capacità della  scrittrice Marika Bernard che è riuscita ( almeno nel mio caso)  a  tenere il lettore con il fiato sospeso e gli occhi incollati alle pagine.
Sono convinta che sentiremo parlare di Marika Bernard.

La storia non è nata a caso, ma da basi storiche accertate trasferite poi  in chiave moderna in un contesto letterario e precisamente in un romanzo thriller: nel 1889 in Russia Lev Tolstoj pubblicò “La Sonata a Kreutzer", romanzo breve sulla gelosia di un uomo , Vassia Pozdnicev e del suo delirio uxoricida nato nel corso dell’ascolto della Sonata 9 di Beethoven.
Spero di essere riuscita a stimolare la vostra curiosità a tal punto da leggere il libro.

Sosteniamo tutti l'autrice e acquistiamo il romanzo.

                                         Buona lettura!
 

 

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