domenica 3 settembre 2017

Recensione: Crypto di Dan Brown






Titolo: Crypto
Autore: Dan Brown
Editore: Mondadori
Pagine: 427
Pubblicazione: 3 Luglio 2007
Prezzo: Kindle 7.99; cartaceo 7.00



Washington. La trentottenne Susan Fletcher, brillantissima mente matematica e responsabile della divisione di crittologia dell'NSA (National Security Agency), viene convocata d'urgenza nell'ufficio del comandante Strathmore. Qualcuno ha realizzato un programma capace di "ingannare" il più sofisticato strumento informatico di spionaggio al mondo, un supercomputer che può decodificare qualunque testo cifrato a una velocità strabiliante. Pochissimi conoscono l'esistenza di questa macchina, ideata per contrastare le nuove minacce alla sicurezza nell'era di Internet e in grado di controllare la posta elettronica di chiunque. La stessa NSA, nata per proteggere le comunicazione del governo americano e intercettare quelle delle potenze straniere, opera in semiclandestinità, al di fuori del controllo pubblico. Susan non si stupisce quando viene a sapere che "Fortezza Digitale", così è stato battezzato il programma, è frutto delle ricerche di un genio dell'informatica: il giapponese Ensei Tankado, handicappato dalla nascita per gli effetti del disastro atomico di Hiroshima, che dopo essere stato chiamato negli Stati Uniti a lavorare per l'NSA ha sbattuto la porta in faccia ai suoi capi quando si è accorto che il supercomputer rischiava di trasformarsi in un nuovo Grande Fratello. I suoi intenti sono nobili, ma la sua decisione di boicottare l'operato dell'NSA, mettendo il programma in rete e permettendo a chiunque di scaricarlo, rischia di creare l'anarchia e di assicurare libertà d'azione a spie e criminali.




Tra tutti  i capolavori di Dan Bown ho deciso di leggere "Crypto" per ultimo perché insieme alla “Verità del Ghiaccio”, è priva della personalità dell’affascinante Robert Langdon. Da lettrice avvezza a Brown, la mancanza del professore di simbologia è palpabile: è come il pezzo mancante dell’immenso puzzle che lo scrittore costruisce pagina dopo pagina.

Ma anche se nell’animo dei lettori Robert Langdon non può essere sostituito, il protagonista maschile di " Crypto", David Becker a fatica scala con la forza della tenacia, del coraggio e dell’amore per Susan Fletcher, la montagna che gli si presenta dinanzi: ha una missione da compiere, recuperare un anello e ritornare a casa, in America, dalla Spagna cui è stato inviato dal vicedirettore dell’NSA ( National Security Agency).

Brown ci sorprende sempre: lo fa con il ritmo incalzante che caratterizza la suspence dei suoi scritti, con i capitoli brevi e salti di narrazione, mantenendo il lettore in uno stato adrenalinico per tutto il romanzo.

Ma soprattutto reputo questo libro una sfida per chi, come me, è piuttosto lontano dall’argomento trattato: banca dati, sicurezza internazionale e intercettazioni.

E’ un libro scritto nel 1998, eppure così attuale e vicino a noi: il tanto famigerato diritto alla privacy, la nostra vita non voluta sotto i riflettori che tende a scontrarsi contro la “sicurezza nazionale”, contro la necessità di aver sotto controllo ogni tipo di comunicazione nel mondo, al fine di sventare attacchi terroristici e proteggere il mondo da quelle verità scomode, che potrebbero causare danni o lo scoppio di un’altra guerra mondiale.

 La domanda che mi son posta, leggendo queste pagine è stata: siamo davvero disposti a stracciare questo velo con cui tentiamo, spesso invano, di coprire le nostre vite da occhi indiscreti, i nostri segreti e i nostri pensieri? Siam davvero disposti a sacrificare una piccola parte della “nostra privacy”, pur si sentirci davvero al sicuro, uscendo per le strade e vivendo la nostra vita?
Risultati immagini per immagini sicurezza nazionale

Alla luce di quanto accadae adesso nel mondo, ricordando Barcellona, Nizza, Bruxelles e altre storie simili, molti risponderanno di SI, di esser disposti a vivere come in un moderno “Grande Fratello”, sotto l’occhio di una telecamera in grado di conoscere i nostri pensieri e le nostre emozioni giornaliere.
Ma quanti, quando saranno spenti i riflettori sulle tragedie terroristiche del nostro tempo, quando le notizie in prima pagina non riguarderanno più gli attentati bensì altro, all’unisono risponderanno ancora ‘SI’ ?

Il ‘Grande Fratello’ del romanzo di Brown è TRANSLTR: il mostro mangia-informazioni, direttamente connesso all’FBI, CIA, etc: è in pericolo la sua incolumità, il suo funzionamento, e soprattutto la “sicurezza internazionale”.
"Era TRANSLTR, il più costoso strumento informatico del mondo: una macchina di cui l’NSA negava assolutamente l’esistenza.
Come un iceberg, nascondeva il novanta per cento della sua massa e della sua potenza sotto la superficie del pavimento. Il suo segreto era chiuso nel silo di ceramica che si inabissava sei piani più in basso: uno scafo da missile circondato da un labirinto di passerelle, cavi e sibilanti scarichi del sistema di raffreddamento al freon. I generatori elettrici ronzavano a bassa frequenza, senza sosta, conferendo un che di spettrale, di mortale, all’acustica all’interno di Crypto"
Riuscirà David Becker a sorprendere i suoi lettori, così come il mitico professore Robert Langdon?

Per chi pensa che un romanzo di 400-500 pagine non possa esser letto in un appena due giorni, consiglio di leggere un libro di Dan Brown: resistere dal continuare a girare le pagine sarà davvero difficile!

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