giovedì 15 giugno 2017

RECENSIONE



 
 
Titolo: La vita degli altri
Autore: Neel Mukherjee
Editore: Neri Pozza
Collana: Le tavole d’oro
                           Prezzo: € 20,00 cartaceo; € 11,99 e-book
Pagine:700
Genere: Letteratura internazionale
Data Pubblicazione:27/10/2016
 Valutazione: 5    (da 1 a 5)


                                            Sinossi:

Neel Mukherjee, con il libro “La vita degli altri”, ci regala il
 biglietto per un lungo viaggio: destinazione Calcutta. Un viaggio
 tra tradizioni, usi e costumi, per conoscere la sua splendida città
 con i suoi pregi e difetti; ma purtroppo ricca di pregiudizi e  divisa
 in classi sociali.

                                                     Recensione :

La famiglia Ghosh è una famiglia ricca; possiede molte aziende
come la Charu Paper e Sons e la Charu Books; aziende, con ottimi
affari  che permettono loro un tenore di vita alto. La famiglia
 Ghosh, vive in ina casa a quattro piani, una casa imponente nel
 cuore di Bhabanipur, a Calcutta. Al piano superiore, vivono i
 genitori e il primogenito Adinath con la sua famiglia.
Scendendo, il figlio più giovane, Bholanath, che gestisce la Charu
Books.
Più sotto abita il secondogenito Priyo, e all’ultimo piano, Purba, la
giovane vedova dell’ultimogenito.
Per la società in cui sono inseriti, rappresentano l'emblema della famiglia felice, unita, che pranza e cena insieme e rispetta le tradizioni sociali e religiose. Ma quando le luci della società si spengono e le porte si chiudono, la situazione si ribalta e riprende il suo vero aspetto; quello di una famiglia triste, piena di risentimenti e odio reciproco.

 Le aziende rischiano il fallimento per vari motivi: a causa delle

 agitazioni sociali, la fragilità del governo e del partito del

Congresso e la minacciosa ascesa del Partito comunista che sveglia

 la mente dei lavoratori, contadini e operai. I lavoratori, iniziano a

 prendere coscienza, della mancanza di diritti in cui lavorano e

iniziano a scioperare.

 La famiglia supera la crisi economica anche se costretta a vendere
 qualche azienda, ma non riesce a superare la crisi familiare. Anche
 gli abitanti della casa iniziano a seguire le loro attitudini e ad
 allontanarsi da quella famiglia tutta apparenza e inizia a
disgregarsi: Adinath, inizia a bere; Supratik,  figlio di Adinath,
 sparisce per seguire l’ascesa del partito comunista, unendosi ai
 militanti maioisti del Medinipur nell’Ovest del Bengala che
 lottavano accanto ai contadini e ai lavoratori delle piantagioni di
thè; il figlio minore, inizia  a fare uso di sostanze stupefacenti.
Lo scandalo viene scoperto e la famiglia, viene disonorata
 e infamata. Ma c'è chi resiste ancora...
 
                      Approfondimento

La vita degli altri, è un romanzo epico, coinvolgente ,storico e altamente umano. Attraverso il racconto della vita della famiglia Gosh, l’autore , fa ripercorrere al lettore, dei momenti storici importanti, caratterizzati dagli anni rivoluzionari e burrascosi  che hanno colpito l’India negli anni ’70.

Il protagonista  che  emerge e si distingue in questo romanzo, è a
 mio avviso, Supratik, il figlio di Adinath, che abbandona gli agi, la
 comodità, la ricchezza, per trasferirsi nelle campagne e aiutare i
 lavoratori e contadini a lottare contro il sistema.
 Quel sistema che permetteva ai  proprietari terrieri, di sfruttare e
 annientare la classe povera fino ad indurla al suicidio come unica
 alternativa alla libertà.

“ Solo colui che ha affondato le mani, nel sangue del nemico di
 classe può essere considerato un vero rivoluzionario!”

Leggendo questo libro, ho avuto la sensazione di leggere l'opera di
grandi autori come Tolstoj e Marquez,  per la modalità descrittiva
di raccontare la vita dei protagonisti, nel raccontare i loro drammi
e le loro tragedie, ma soprattutto nel raccontare la loro voglia di
superare le difficoltà. Mi hanno colpito particolarmente, le pagine
in cui raccontano la povertà, la miseria e le condizioni non umane,
in cui erano costretti a viveri i poveri, che diventavano ogni giorno
più poveri, nonostante il loro duro lavoro nei campi.

“ Mentre dormiamo, ci mordono i topi e anche le risaie ne sono
 infestate; in casi estremi, i santhal li mangiano. Poi c’è l’unico
 pasto al giorno, quando va bene ( riso, un’acquosa zuppa di
 legumi, qualche verdura fritta); i giorni in cui c’è solo riso soffiato
 con peperoncino e sale; o in cui non si mangia affatto, giorni di
 digiuno. E poi la mancanza di gabinetti e di qualunque altra
struttura igienica...

La vita degli altri, è il secondo romanzo di Neel Mukherjee, ed è
stato il finalista al Man Booker Prize e vincitore dell’ Encore 2015.

Emanuela  Cassone




 





 





 
 

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