mercoledì 17 maggio 2017

La solitudine dell'assassino - Recensione


Titolo: La solitudine dell'assassino
Autore : Andrea Molesini 
Editore: Rizzoli
Collana: Scala italiani
Anno edizione: 2016
Pagine: 366 
Voto : 4    (da 1 a 5 )



Sinossi: Andrea Molisani, ha scritto un romanzo che parla di amicizia vera in grado di superare pregiudizi e odio.
Recensione: Carlo Malaguti è un' assassino che sta scontando l'ergastolo nel carcere di Trieste. Ma dopo 20 anni di reclusione,  la legge decide di farlo uscire, dopo aver raggiunto la soglia degli ottant'anni. Che sia giusto o sbagliato, la legge lo prevede. Ma Carlo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare,  non è pronto, rifiuta di uscire, perchè ritiene che la sua colpa deve essere pagata per intero. Per 20 anni, ha rifiutato di difendersi e raccontare il motivo che lo hanno indotto ad uccidere.  Nessuno ha conosciuto i fatti e il suo passato, neanche il suo avvocato. 
La direttrice del carcere, per aiutare Carlo a reintegrarsi nella società , totalmente cambiata in venti anni della sua reclusione, chiama in aiuto Luca Rainer , un traduttore di testi storici,  per scrivere la  biografia di Malaguti.  Inizia così un lungo tragitto in cui i due devono conoscersi e far combaciare le loro vite quasi come se fosse un puzzle. Vite apparentemente diverse, ma tanto simili .
Approfondimento:  Molesini, con questo romanzo, ha voluto sottolineare la difficoltà che i carcerati hanno, nello stringere rapporti umani e nell'integrarsi nella società, ma anche la potenza dell'amicizia che può nascere tra persone differenti che riescono alla fine a salvarsi entrambi dalla propria solitudine e paura della vita.
E' un romanzo commovente ma a tratti esasperante in quanto vi è  un netto contrasto  tra i sentimenti di rivalsa, a cui ciascuno di noi ha diritto,  e altri sentimenti di ripudio nei confronti di chi ammazza le donne. Ma il fine  giustifica i mezzi anche stavolta? Leggetelo e datemi una risposta.

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