lunedì 31 ottobre 2022

Recensione libro: TWICE, DOPPIO GIOCO di Carmen Weiz

 Recensione libro TWICE: DOPPIO GIOCO di Carmen Weiz 

Scheda tecnica
Titolo: Twice: Doppio gioco
Serie: #3  Swiss Angels
Autore: Carmen Weiz
Editore: ‎Independently published 
Pubblicazione: 15 settembre 2022
Pagine: 456
Genere: Narrativa/suspense
Formato: Ebook e cartaceo
Lo sa bene Sven che, dopo aver vissuto di stenti come un senzatetto quando era solo un ragazzino, ha avuto la fortuna di essere adottato dalla famiglia Engel. Sven, ormai adulto, lavora come agente presso l’unità di élite Skorpion, una delle più importanti forze della polizia di Zurigo. Grazie al suo passato, il suo comandante lo coinvolge in un’indagine come agente infiltrato per smascherare un'organizzazione criminale che traffica stupefacenti all'Università di Zurigo. Il principale sospettato è William Thompson, il figlio di uno dei più importanti avvocati della Svizzera, e Sven, insieme al collega, l’agente Andre Lehmann, sarà incaricato di fare luce su questo intricato caso. Sven sa quali siano i pericoli, è consapevole di cosa significhi essere considerato un emarginato, però non sa cosa accadrà quando, nel corso dell’indagine, si sentirà sempre più attratto da Teresa, la fidanzata del principale sospettato, l’unica ragazza su cui non avrebbe mai dovuto posare gli occhi. Il desiderio di Sven nei suoi confronti cresce sempre di più, in un turbinio di passione proibita che non ha mai sperimentato e non osa nominare. Tra luci e ombre, verità e bugie, Carmen Weiz torna con il terzo libro della serie Swiss Angels raccontandoci la storia di due ragazzi costretti a diventare adulti troppo in fretta e di un amore impossibile che sembra andare oltre le barriere imposte dalla società. Un Contemporary Romance con un forte tocco di suspance, una storia mozzafiato di lacrime, coraggio e dell’abbandono a un sentimento che può essere tanto meraviglioso quanto crudele: l’amore.

"Bramare, usare, assecondare, distruggere"
Questo breve passo, riassume l'intero romanzo di Carmen Weiz, terzo capitolo della serie Swiss Angels. In questo capitolo, leggeremo la storia di Sven, un altro componente della famiglia Engel, salvato dal baratro e dalla solitudine.
"Per gli Engel, niente era all'altezza dell'importanza di accettare noi stessi e ciò che eravamo come esseri umani, senza considerare iol nostro passato ma tenendo lo sguardo puntato solo verso il futuro"
 Sven grazie alla famiglia adottiva ha avuto il suo riscatto dalla vita ed è lui stesso ora a cercare di salvare la vita altrui. Ma essere un poliziotto infiltrato non è semplice, è un ruolo assai complesso, in quanto il male e la morte non hanno volto e si confondono spesso tra le facce d'angelo.
"Sven...ho paura che troverai ciò che stai cercando..." Che cosa avrà voluto dire la sua sorellina? Cosa starà cercando Sven nella propria vita, ma soprattutto lo troverà in questa difficile missione? Una missione non solo poliziesca ma anche e soprattutto umana, una lotta contro se stesso e una resa dei conti con il suo passato. Il cerchio deve chiudersi. E' un susseguirsi di eventi, fatti, che scorrono velocemente in una lettura incessante resa ancora più interessante dai continui flashback dei personaggi. Un filo logico tra presente e passato che saranno causa ed effetto di un futuro predominante. Nulla nel romanzo è scontato in quanto le storie si intrecciano fino a formare una treccia di sentimenti contrastanti. In tutto questo male e dolore si insinua quel sentimento chiamato amore che non dovrebbe sussistere nel marasma delle vicende. Come in tutti i romanzi dell'autrice, le vicende dolorose e oscure contrastano con le descrizioni degli ambienti e dei sentimenti, formando un quadro muto di bellezza. Armonia e disarmonia, amore e odio, vita e morte, un continuo oscillare perfettamente in equilibrio. Linguaggio curato, ricercato e descrittivo, ma la lettura è consigliata ad un pubblico adulto per le scene ad alta tensione emotiva e le tematiche trattate. Molto belle le immagini inserite all'inizio di ogni capitolo che danno vita a ciò che ci accingeremo a leggere. Ancora una volta, l'autrice mi ha emozionata e trascinata in un vortice di emozioni e di pathos che mi hanno permesso di partecipare attivamente alla storia attraverso quella forza
 empatica insita in ciascuno di noi, ma difficile da far fuoriuscire. Grazie Carmen per tutto ciò. Buona lettura dalla vostra