sabato 16 dicembre 2017

Recensione: L'uomo di Pietroburgo di Ken Follett


SCHEDA TECNICA
 
Titolo: L'uomo di Pietroburgo

Autore: Ken Follett
Editore: Mondadori
Pagine: 333
Pubblicazione:26 Gennaio 2017
Formato: Kindle; copertina rigida; copertina flessibile
Collana: Oscar Bestsellers
 
Valutazione 

Anno 1914.
L’Europa e il mondo si stanno preparando alla Grande Guerra ormai vicina. La Germania è pronta… e l’Inghilterra si sente minacciata e costretta a cercare disperatamente alleati. Lord Stephen Walden, richiamato dal re George e dal suo segretario Winston Churcill, deve salvare il suo Paese; le tasse, essendo alla vigilia di una guerra, aumentano fino a divenire insostenibili e hanno bisogno di avere accanto un grande alleato che li sostenga e li aiuti. L’idea ricade sulla Russia, facilmente contattabile grazie al nipote di sua moglie Lidya conosciuta  e sposata dopo la morte del padre.
Sarà perciò il principe Aleksej Orlov, il tramite delle nuove trattative; Russia e Inghilterra insieme ad affrontare le difficoltà.
Lord Walden non è l’unico ad interessarsi del principe: c’è sua figlia Charlotte, idealista e con le idee chiare, il russo Feliks Ksessinski, l’uomo senza paura venuto da Pietroburgo con un unico e solo obiettivo e il poliziotto Basil Thomson capo della stazione centrale che rientrerà nella quotidianità dei personaggi. Mentre le trattative incominciano a prendere forma, la vita di ogni protagonista si intreccia: i segreti vengono scoperti, la suspense aumenta e ogni tipo di emozione prenderà la sua posizione; dove l’ultima tragedia familiare segnerà per sempre la famiglia Walden.

“Non si può amare l’umanità. Si può solo amare la gente”
Risultati immagini per immagini guerra e amore

L’uomo di Pietroburgo è un romanzo di Ken Follett impermeato di azione, suspense e romanticismo. Il linguaggio è sempre molto teso, caratterizzato da frasi brevi e concise e ciascun capitolo termina con una nota di ansia e di incompiuto.
"Da quel momento, non ho desiderato altro che tu lo rifacessi. Avrei dovuto indovinare com’eri davvero".
 Allora fu lei a sentirsi lusingata.
 "Come sono davvero?"
 "Fredda come il ghiaccio in superficie, e ardente come il fuoco dentro".

Linguaggio altamente descrittivo nell'esposizione di descrizioni e situazioni; è fantastico e ricco di particolari.. anche se a volte tende a cadere nell’esagerazione e nella volgarità quando racconta incontri ed approcci sessuali .
Al di là di questa piccola nota e parentesi critica che non li fanno conquistare le cinque stelline, tutto nel libro è perfetto.
 Considero Ken Follett , da poco scoperto come scrittore, eccezionale e pieno di talento, certe situazioni dovrebbero rimanere impresse nella nostra immaginazione così come sono state descritte.
In questo romanzo, nello specifico, tratta tematiche ed argomenti storici documentati e tematiche sociali - emotive.
Tra gli argomenti storici menziona "le suffragette", il  movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne ( come il termine stesso indica "suffragio", "voto"; ma in seguito ha indicato la donna che lotta  per ottenere il riconoscimento della piena dignità delle donne;  movimento considerato poi  "femminista".
Donne che hanno o cercato di cambiare il mondo; uno dei periodi più difficili della storia in cui le donne venivano sfruttate sia a livello sociale che familiare;  donne che hanno lottato anche per migliorare la mia e la futura generazione.
Ma sarà veramente così? La donna oggi può raccogliere i frutti e i sacrifici delle proprie "antenate suffragette? Ma questo è un altro discorso.
Tra le tematiche sociali - emotive, Ken Follett tocca l’amore padre-figlia,  attraverso il contrasto di immagini di un uomo "padre";  un uomo senza scrupoli, un uomo d'acciaio dal sangue freddo che si emoziona davanti alla bellezza di quella figlia che non credeva di aver mai ritrovato.
"Le mie mani non tremano mai. Che cosa mi sta succedendo?"

Ma l’amore della sua amata è senza limiti, dove l’amore non è platonico ma carnale e passionale. Peccato per alcuni passi che non sono stati di mio gradimento.
 Ma ne consiglio  comunque la lettura del libro , essendo un libro ricco di storia e di cultura che vi farà sicuramente appassionare e sognare  allo stesso momento.

Buona lettura!




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venerdì 15 dicembre 2017

Libri novità in edicola!!!



                    Libri, Libri, Libri e...libri


1) Forever together di Sandi Lynn


Forever Series
Connor, Ellery, Julia e Colin: i Black sono tornati
È iniziato tutto la notte in cui una donna aiutò un uomo ubriaco a tornarsene a casa sano e salvo. Nessuno dei due allora aveva idea che le loro vite sarebbero cambiate per sempre. Un’amicizia dimenticata, un amore inarrestabile, oscuri segreti finalmente svelati li hanno condotti in un viaggio lungo una vita, fino al culmine della loro felicità: i loro figli Julia e Colin. Si tratta di tutto il loro mondo, la cosa più importante in assoluto per Connor ed Ellery. Adesso che Julia gli ha dato un nipotino e Colin è finalmente diventato l’uomo che tutti si sarebbero aspettati che fosse, sono pronti per lasciarsi alle spalle tutti i loro fantasmi e rinsaldare il legame che li unisce.


2) Contro la tenebra di Keira Andrews



Per sopravvivere all’apocalisse zombie, prima dovranno sopravvivere l’uno all’altro.
Parker Osborne, matricola del college, sta passando il peggior giorno della sua vita. Si è messo in imbarazzo da solo cercando di rimorchiare un ragazzo carino, a scuola non si è ancora fatto nessun amico, e l’assistente della professoressa, un tizio ridicolmente sexy, ha dato un pessimo voto al suo saggio. Ha intenzione di mollare il corso di Adam Hawkins sul Cinema e di ricominciare da capo domani, dopo aver tenuto ben bene il broncio.
Ma sta per scoprire com’è una brutta giornata di quelle vere... se riesce a sopravvivere alla notte.
Viene rilasciato un virus che trasforma le persone infettate in assassini simili a zombie. Quando quelle creature rapidissime e agghiaccianti sciamano nel campus, Parker riesce a fuggire solo perché Adam lo carica sul sellino posteriore della sua fidata moto. Adesso sono in fuga... e bloccati l’uno con l’altro.
Quando non si spostano con la moto, combattono contro gli infetti in una sanguinosa lotta per la sopravvivenza. La loro unica speranza è andare verso est, dove c’è la famiglia di Parker. Ma Adam, l’orfano, nasconde un segreto che non è certo Parker possa accettare: è un lupo mannaro. Riusciranno a fidarsi l’uno dell’altro quanto basta per trovare un po’ di luce in tali giorni di tenebra?



3) L'apertura mentale non è una frattura del cranio di Samuele Roccatello

Quale difficoltà più grande del rispettare gli altri per quello che sono? Rispettarli per il loro carattere, i loro dolori, le loro idee, i loro pregi e difetti, il loro essere così diversi da quello che noi consideriamo normale. In fondo chi stabilisce il confine tra noi e loro? Il libro è dedicato a tutti coloro che hanno il coraggio di lottare ogni giorno, dimostrandosi nel loro piccolo dei veri eroi: mai disposti a tacere di fronte alle ingiustizie ed ai pregiudizi di cui la nostra società è intrisa.




E-reader Kindle Paperwhite, schermo da 6" ad alta risoluzione (300 ppi) con luce integrata, Wi-Fi (Nero) - Con offerte speciali     a 109,99 Euro invece di 129,99 Euro.
Approfittateneeee...   Io non posso più farne a meno...  



                                     


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giovedì 14 dicembre 2017

Recensione: Le sette sorelle di Lucinda Riley


SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Le sette sorelle
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti
Serie: 1 capitolo della serie :Le sette sorelle
Pagine: 576
Pubblicazione: 2 Gennaio 2015
Formato: Kindle e copertina flessibile
 
Valutazione
 


 


Segreti nascosti, passato da scoprire, il primo libro che apre una saga.

Maia, “primogenita” di un  padre adottivo è l’unica delle sue sorelle a vivere ancora con il padre  nel bellissimo lago di Ginevra, Atlantis. Ma proprio quando si allontana per soggiornare a casa di una sua amica a Londra, che la terribile notizia le arriva come un fulmine al ciel sereno: Pa’ Salt è morto. Il magnate che ha adottato lei e le sue cinque sorelle, è andato via per sempre. L’uomo misterioso che nessuno conosceva davvero, nemmeno il suo fidato e generoso avvocato George Hoffmann.  La vita di Maia, già tormentata, con questa notizia la sconvolge di più. Nonostante questo, riesce a mantenere calma e autocontrollo di sé per le sue sorelle minori, perché tutte hanno sempre contato su di lei. L’eredità e il testamento lasciata da Pa’ Salt è insolita: una sfera armillare di cui gli anelli segnano coordinate misteriose, dove è nascosto il loro passato. Maia sarà la prima a trovare il coraggio di andare alla ricerca del proprio passato e delle sue origini; dopo un grande avvenimento che ha segnato la sua adolescenza.
“Non lasciare mai che la paura decida del tuo destino”
Le sue coordinate e l’oggetto lasciato da Pa’ Salt nella lettera indirizzato alla figlia, la porteranno nella grande Rio de Janeiro, nella Casa das orquìdeas; un grosso plico di lettere le faranno conoscere la sua bisnonna Izabela, da cui ha eredità la sua bellezza; la porterà nell’amore sbocciato nella Parigi bohèmienne degli anni 20, legato con la costruzione della statua del Cristo Redentore presente a Rio.
Una serie di viaggi e di spostamenti  che sconvolgeranno
la  vita recente e presente di Maia, ma che riuscirà a renderla più forte e coraggiosa nelle proprie decisioni. In suo aiuto ricorre lo scrittore brasiliano Floriano che l’aiuterà a svelare  le sue  origini.
Origini che la conduranno in una nuova realtà.
 Risultati immagini

“Le sette sorelle” è il primo romanzo di una lunga saga formata da sette libri di Lucida Riley. È ispirato alla mitologia delle Sette Sorelle delle Pleiadi, la costellazione vicina alla famosa cintura di Orione.
Il linguaggio è fluido e scorrevole, e prendendo per mano il lettore, lo  conduce  fino a leggerne l'ultima pagina senza fermarsi mai.
Ciò che continua a sorprendimi della scrittrice Lucinda Riley è il modo di descrivere nei minimi particolari  ogni cosa: dai paesaggi e modi di vivere differenti di Rio a Parigi, alle emozioni che provano i personaggi, a tutti i loro modi di fare. È scritto con discrezione, senza accenno ad esagerazioni, riuscendo a mantenere il clima magico nel corso della lettura. Il salto temporale tra presente e passato è quello che mi attira di più; è molto interessante perché non spezza il discorso e riesce a coinvolgere ancora di più il lettore. 
È il terzo libro che leggo di questa saga, anche se non in modo cronologico; attendo ora con ansia l'uscita del quarto romanzo che uscirà in Italia il 3 gennaio 2018. Ogni storia è riuscita  ad appassionarmi e segnarmi l’anima in modo differente.
È sorprendente come l’amore riesca ad essere meraviglioso e distruttivo nello stesso momento; ed è proprio questo aspetto, secondo me, la caratteristica della scrittrice: decisioni difficili, ma fatte sempre con il cuore. 
 La storia appassionante di Bel e del giovane scultore Laurent, non lascia indifferente nessuno, in particolare una ragazza così giovane come me:
"Almeno, permettimi di sfiorare le tue labbra".
Bel lo fissò, sapendo che si trovava sull’orlo del precipizio.
 "Sono tua" mormorò.
E le labbra di Laurent di Laurent si posarono sulle sue"
Oltre a leggere questo libro, consiglio a tutti (soprattutto a ragazze nel periodo adolescenziale) di seguire sempre il proprio cuore e i loro sogni, di non lasciarsi abbattere dai pregiudizi e dalla paura di ferire le persone. La prima persona a rendere felice devi essere tu stessa!

Buona lettura, sono sicura che amerete questo libro esattamente come me!!!
 
 
 LA  SERIE PRESENTE IN ITALIA:
 
- Le sette sorelle

 
- Ally nella tempesta ( recensione nel blog)

 
- La ragazza nell'ombra ( recensione work progress)

 
- La ragazza delle perle ( uscita 3 Gennaio 2018)

Oggi in edicola

                      


                         OGGI IN EDICOLA



1) Cercami questa notte di Emma Chase


Tangled Series 4.5La visita di tre spiriti del Natale porterà Drew in un viaggio per riscoprire se stesso
Dopo un furioso litigio con Kate riguardo la sua tendenza a lavorare troppo, Drew passa la vigilia di Natale in ufficio, e si addormenta esausto alla scrivania. A quel punto, tre spiriti di Natale fanno la loro comparsa. Ovviamente, sono tre donne bellissime. Durante la notte, gli spiriti che fanno visita a Drew gli faranno ripercorrere tutti i momenti più belli vissuti insieme alla sua famiglia, e gli ricorderanno di non dare mai niente per scontato. Al suo risveglio se ne ricorderà o lo liquiderà come uno strano sogno?

 

2) Sophia di Fiorella Londino




Sofia si è tirata fuori da esperienze traumatiche dopo un soggiorno in India in cui ha colto significati più elevati di amore e felicità. In Oriente ha acquisito doti particolari, è diventata capace di elargire saggezza a coloro che, sentendo il suo equilibrio interiore, si avvicinano.                                                                                                                                                                              
Markus, sicuro, arrogante e bello è uno di questi. In guerra con sé e con il mondo, ha un carattere difficile, risultato di un passato che non riesce a dimenticare né accettare, e unica distrazione per lui sono le donne. Si incontreranno e tra loro, immediatamente, sarà energia, contrastante e magnetica.
Ne nascerà una storia d’amore, intensa e reale, piena di colpi di scena e prove da superare, in cui spiritualità, magia e quotidiano si intrecciano, portando i protagonisti a una crescita alchemica, a diventare persone consapevoli, capaci di trarre il meglio da sé.
Riuscirà, Sofia, a condurre Markus alla vera felicità? Quella di cui lei è già consapevole?

 
3) Un cielo senza regole di Fioly Bocca


 Zeligo, il misterioso e solitario senzatetto coinvolto nell’incidente d’auto con Argea, aveva una famiglia, una casa e una moglie: Wanda. Si sono sposati con una cerimonia informale tra amici e, con i pochi risparmi che Zeligo ha messo da parte, sono andati in viaggio di nozze, anche se solo per pochi giorni. Wanda, dai capelli rosa un po’ stinti e la passione per le nuvole, non ha mai visto il mare. Eccola così a piedi nudi sulle spiagge della costa ligure, mano nella mano a suo marito, sullo sfondo di «un cielo senza misura, che non s’appoggia da nessuna parte. Un cielo che ti tiene dentro di sé.»

Fioly Bocca torna tra i personaggi di Un luogo a cui tornare e ci regala questo episodio inedito. Un racconto intimo, romantico ed evocativo.




4) Capitan Riley di Fernando Gamboa


CAPITAN RILEY è uno spettacolare romanzo di avventura, azione e spionaggio ambientato all’inizio degli anni quaranta e che ha per protagonista il Capitano Alejandro M. Riley che, al comando di un piccolo mercantile e di uno stravagante e fedele equipaggio di nemici della terraferma, naviga nel Mar Mediterraneo dedicandosi alla pericolosa attività del contrabbando in tempo di guerra.
Alla fine del 1941, il capitano Riley e il suo equipaggio verranno assoldati dall’uomo più potente di Spagna per recuperare un misterioso oggetto da una nave affondata davanti alle coste di Tangeri. Una missione apparentemente semplice, ma che si complicherà inaspettatamente mettendo in pericolo la vita di tutti loro, catapultandoli al centro di un complotto internazionale del quale non sospettano niente. Una cospirazione che, sotto il nome di Operazione Apokalypse, metterà a repentaglio il destino dell’umanità.



5) Sotto terra di Jeffery Deaver

Una volta aveva una promettente carriera come sceneggiatore a Hollywood. Poi tutto è andato a rotoli e adesso il solitario John Pellam si ritrova a girare l'America in cerca di location interessanti per i film di qualcun altro. In compagnia di Marty, il suo giovane assistente, John arriva a Cleary, un'anonima cittadina nello Stato di New York. Sembra il set ideale per Sotto terra, la pellicola a cui stanno lavorando, ma l'accoglienza non è delle migliori. Presto la situazione precipita e Marty muore in un violento attentato. Sconvolto e deciso a dare un volto all'assassino dell'amico, Pellam si ferma a Cleary per indagare. E mentre la sua simpatia per la bella e fragile Meg, conosciuta sul posto, si trasforma in una passione travolgente, diventa sempre più chiaro che qualcuno è disposto a tutto pur di liberarsi di lui. Protagonista di un'irresistibile trilogia scritta da un Deaver agli esordi, Pellam è tra i personaggi più affascinanti creati dal maestro della suspense.



Per maggiori informazioni fare click sull'immagine e comparirà il link



mercoledì 13 dicembre 2017

Recensione: La sconosciuta di Mary Kubica



                                                SCHEDA TECNICA

Titolo: La sconosciuta
Autore: Mary Kubica
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 337
Collana: Hm
Genere: Thriller /Narrativa straniera
Formato: Kindle; Copertina rigida
Pubblicazione: 13 Ottobre 2015
 
 
Valutazione

 Heidi, incontra una ragazza in evidente difficoltà, Willow, e le offre il suo aiuto. La invita a casa sua, contro il volere della propria famiglia, ma l’ombra del passato della ragazza incombe su di loro e le  omissioni e le bugie destabilizzano l’equilibrio di tutta la famiglia.

 
Siamo a Chicago in una piovosa giornata d’Aprile.  Sulla banchina della metropolitana , Heidi, quasi per caso, vede una ragazza immobile nei suoi abiti logori, mentre stringe tra le braccia una neonata.
 "La ragazza indossa un paio di jeans strappati all’altezza delle ginocchia. La giacca, di nylon leggero, è verde militare con il cappuccio. Niente ombrello. Affonda il mento nella giacca e guarda fisso davanti a sé mentre la pioggia la infradicia. Quelli che le passano accanto se ne stanno curvi sotto gli ombrelli, nessuno la invita a dividere il proprio. Il bambino, infilato nella giacca della madre come un cucciolo di canguro nel marsupio, tace.
La ragazza si tiene vicina una valigia antiquata di logora pelle marrone, e porta un paio di stivali con le stringhe, anche quelli completamente zuppi.
Non può avere più di sedici anni".
La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa e continua a pensare che avrebbe potuto fare qualcosa per aiutarle. Potrebbe succedere anche a noi trovarci in una situazione del genere. Che avremmo fatto? Avremmo avvicinato la ragazza per offrirle il nostro aiuto oppure saremmo stati indifferenti come spesso accade ormai nella società?
Heidi Wood è sempre stata una persona sensibile e dal cuore d'oro, sempre attenta ai bisogni altrui e con un trascorso che non le rende giustizia.
I giorni passano, finalmente rivede la ragazza e d'istinto decide di aiutarla. La invita a casa, consapevole della reazione negativa che avrebbe scatenato in suo marito e sua figlia.
Ed è così, che Willow e la sua bambina entrano prepotentemente nella vita di un'altra famiglia ignara di ciò che sarebbe accaduto.
I silenzi ed i segreti sul passato delle nuove arrivate insospettiscono Chris e questa sarà la goccia che farà traboccare il vaso, un vaso pieno di rimpianti e rimorsi.
Risultati immagini per immagini rimorsi

 
Il romanzo inizia piano, ma pian piano prende ritmo ; la prima metà del libro è interamente sfruttata per la descrizione dei personaggi e dei luoghi, con la giusta dose di particolari che riesce a farci immaginare di essere realmente lì.
Il gioco di dubbi e domande fatto dall’autrice rende difficile mettere da parte questo libro per tornare alla vita normale. Viene automatico immedesimarsi in ogni personaggio, si soffre con loro e per loro.
I capitoli si susseguono velocemente e la storia scorre placida sino a poche decine di pagine dalla fine dove poi interviene un finale a dir poco frettoloso. E se debba essere sincero, questo mi ha un pò spiazzato. Mi aspettavo qualcosa di più.
"La sconosciuta" è il secondo romanzo dell'autrice Mary Kubica e così come anche il romanzo precedente è caratterizzato da una struttura particolare: ogni capitolo racconta la storia e il punto di vista della storia di ciascun personaggio anticipato dal titolo con il nome del protagonista. In questo romanzo, perciò, si alternano i capitoli con Heidi, Chris ( il marito), alternando le loro storie... fino a quando non si aggiungono personaggi.
Tutto sommato, comunque, un libro che consiglio caldamente, soprattutto agli amanti del thriller senza azione ma carico di suspense.
Diamo merito ad una nuova artista di cui sentiremo parlare ancora.
 
                    BUONA LETTURA
 
RECENSIONE SCRITTA DA MICHELE  PRUDENTE



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Uscite libri 13 Dicembre 2017



                                                          USCITA LIBRI


Tutto quello che vorrei di R.L.Mathewson

Neighbors Series
Sono come cane e gatto… Ma non possono fare a meno di amarsi
Marybeth continua a non credere di poter resistere a lungo con un amico come Darrin, eppure in qualche miracoloso modo è riuscita a superare gli ostacoli e non cedere alla tentazione fortissima di soffocarlo nel sonno con un cuscino. Ma ovviamente ci sono giorni in cui trattenersi è più difficile…
Per vent’anni Darrin ha rimandato. Aspettava che arrivasse il momento perfetto per fare la sua mossa e adesso che è arrivato… Sembra proprio che non riesca a fare a meno di rovinare tutto.



                             Mob Psyco 100


Shigeo Kageyama, detto Mob, è uno studente di seconda media che sogna un'adolescenza normale, ma l'essere dotato di poteri paranormali gli rende le cose un po' complicate. Per non dare nell'occhio, il ragazzo cerca di tenere le sue capacità ESP sotto controllo... Ma cosa accadrebbe se le emozioni e lo stress spingessero questi poteri al 100% delle loro potenzialità? Dopo aver sbaragliato una setta religiosa sospetta, ora Mob deve affrontare Teruki Hanazawa, detto Teru, capo segreto di un altro istituto, che con i suoi poteri ha sconfitto i teppisti della scuola media Shio... Cos'accadrà quando i due s'incontreranno?!



 

martedì 12 dicembre 2017

Rubrica "I vostri racconti" : Punch di Katerpillar11




Nella rubrica "I vostri racconti" oggi ospito un racconto che arriva  direttamente da Wattpad, la piattaforma che ha creato una vasta comunità  di lettori e autori   provenienti da diverse parti del mondo, in cui si  può leggere e pubblicare racconti originali,  fanfiction, suddividendoli in categorie in base al genere.

 Il racconto " Punch" che vi propongo oggi è scritto da Katerpillar ed è un racconto che aiuta il lettore a riflettere in quanto tratta un argomento , oggi purtroppo, seppur doloroso, molto attuale.


" PUNCH "


Respiro profondamente.
Lascio che l'aria riempia i polmoni, inondandoli e proseguo nella corsa.
Sistemo il cappuccio sulla mia testa, cercando di coprire come posso il viso.
Espiro.
Inspiro.
Tengo il ritmo.
Passo dopo passo.
Stringendo i pugni. Gomiti chiusi, leggermente piegati, che sfregano i lati del busto.
Schiena dritta.
Ginocchia in linea con l'appoggio a terra, per evitare inutili sprechi di energia.
Sguardo fisso davanti a me. I capelli stretti in una morbida coda, sfiorano dolcemente le spalle.
Proseguo, imperterrita, cercando di pensare solo alle note di questa canzone, che filtra nelle mie orecchie, grazie agli auricolari.
Sento il sudore scivolare lento, lungo la schiena.
Serro la mascella. Non per la fatica, ma per il vento che sferza impunito sul viso, provocandomi un leggero dolore.
Respiro.
Nonostante le piccole fitte, mi piace sentire l'aria gelida sulla pelle.
Mi fa sentire viva.
Forte.
Capace di qualsiasi cosa.
Perché se riesco a non farmi piegare dal maestrale, posso sperare di superare ogni cosa.
Anche di dimenticare.
O forse no.
Forse non voglio dimenticare.
Alzo leggermente lo sguardo, per ammirare l'azzurro del mare, increspato dalla corrente e mi soffermo proprio lì, dove nascono e s'incontrano, tutte le sfumature del blu e l'acqua è talmente cristallina, che si può vedere il fondale e tutte le splendide creature che lo popolano.
E' così bello che potrei guardarlo per ore, senza mai stancarmene davvero.
Una sferzata improvvisa, più forte delle altre, mi congela, facendomi chiudere gli occhi.
D'istinto li stringo ancora più energicamente.
E un ricordo, violento, nella sua asprezza, mi travolge inaspettato.
Brutale, come sempre.
"Lo sento arrivare.
Che fende l'aria.
Che mi colpisce con durezza. Lasciandomi senza parole, basita e sconvolta al tempo stesso. Spalanco gli occhi, avvertendo un disgustoso sapore metallico, inondarmi la bocca.
Un sottile rivolo di sangue, si fa velocemente strada sulle labbra e sul mento.
Non faccio in tempo ad asciugarmi.
Eccone un altro.
E un altro.
Ancora.
Ovunque.
Su di me.
Vorrei urlare.
Dire "basta", ma non ci riesco.
Non più.
La voce mi ha abbandonata ormai da molto tempo.
Vorrei solo essere morta.
Per non provare più nulla.
Per non pensare più a niente.
Per non essere più... niente".

Per un attimo ho paura di cadere all'indietro, ma mi costringo a non farlo.
Non lo farò.
Porto una mano sul viso.
E' ancora lì. Lo percepisco sotto i polpastrelli, il calore della pelle livida e gonfia.
Espiro.
Non voglio pensarci. Inspiro.
Il respiro accelerato, non per la fatica della corsa.
Sento la paura attraversarmi le vene. Scorrere veloce.
Guardo ancora il mare, cercando inutilmente qualcosa a cui aggrapparmi, per calmare i battiti del cuore.
Ma l'unica cosa che vorrei vedere, l'unica cosa al mondo, in grado di farmi stare bene, non è qui.
Volgo lo sguardo in quel punto preciso, dove so essere, al di là del mare...
Questo mare che amo e odio con tutta me stessa.
Perché è qui, che Inferno e Paradiso si incontrano ogni fottuto giorno.
Trattengo un singhiozzo a fatica.
Spingo nella corsa, voglio dimenticare.
O forse no. Respiro.
Voglio cancellare ogni cosa. Mi concentro.
Non voglio più pensare. Espiro.
Al suono insopportabile di quelle nocche che mi colpiscono. Inspiro.
Voglio lasciar scivolare via quella sensazione di orrore dalla mia pelle.
Voglio scordare il modo in cui il dolore si è impadronito di me, togliendomi il fiato e la voglia di sorridere ancora.
Per l'ennesima volta.
Proseguo a testa bassa, sistemando al meglio questo dannato cappuccio.
Tentando inutilmente di evitare lo sguardo di chi incontro.
Percepisco, attraverso il tessuto, la loro curiosità.
La loro morbosa voglia di sapere.
La loro inconsapevole... pietà.
Mi fissano, stringendo gli occhi in piccole fessure, quasi potessero vedermi dentro.
Ma possono davvero farlo?
E' me che guardano, o solo le foglie che sposto al mio passaggio e che sollevandosi, danzano nell'aria?
Da cosa sono attratti?
Da me?
O dai segni sul mio viso?
E' questo che vogliono davvero vedere?
Quello che si nasconde, dentro, nel buio più profondo della mia anima?
Non lo hanno ancora capito che è tutto inutile?
Che nessuno può oltrepassare quella soglia?
Perché tengo tutti a distanza.
Non voglio che nessuno si avvicini più a me.
Non voglio più essere toccata.
Sfiorata.
Non voglio più.
Mai più.
Sobbalzo. Qualcuno urta inavvertitamente la mia spalla.
Incrocio lo sguardo di questo sconosciuto, lo vedo sfilarsi gli auricolari.
Si guarda intorno, sembra esitante, quasi confuso.
Sembra fissarmi, come se... dovessi essere io a scusarmi.
Si avvicina e io inconsciamente arretro.
Un altro sussulto fa tremare il mio cuore.
I suoi occhi, verdi, come prati dopo un acquazzone estivo, così belli e così crudelmente simili a quelli che irrompono nei miei incubi, ogni notte.

"Occhi verdi.
Che sembravano sinceri quando dicevano di amarmi.
Occhi grandi, dalle folte ciglia scure.
Che si scusavano ogni volta.
E ogni volta era sempre peggio.
Occhi seducenti.
Che seguivano la morbida linea del mio corpo, quasi ad accarezzarlo, per curarne le ferite.
Occhi feroci.
Che si compiacevano nel dirmi "Sei solo una fottuta troia"
Occhi insensibili.
Che godevano nel vedermi piangere distrutta nel fisico e nell'animo.
Occhi profondi come buchi neri. Come universi inesplorati.
Che volevano solo risucchiarmi e piegarmi alla loro volontà.
Occhi, i suoi.
Che avrebbero dovuto proteggermi, invece di uccidermi ogni giorno, senza alcuna pietà".
Incontro ancora gli occhi di quello sconosciuto, leggendoci un'incertezza per me incomprensibile.
Non posso più rimanere davanti a lui. E' insopportabile.
Riprendo la mia corsa, avvertendo la presenza ostinata del suo sguardo, fino a che non scompaio dietro la curva della passerella di legno.
Mi allontano velocemente, cercando di ritrovare la concentrazione sulla corsa e sul respiro.
Il maestrale è di nuovo su di me. Con tutti i suoi profumi e le sue voci nascoste.
Lo respiro. Lo vivo. Lo faccio mio. E' una delle cose che amo di più al mondo.
Dolce e impetuoso. Proprio come il mio animo.
E' impossibile catturarlo o domarlo. Proprio come il mio cuore.
Un ribelle ostinato.
Anche se per lungo tempo avevo dimenticato di averne uno, pieno di passione e desiderio, lasciando che qualcuno continuasse a dirmi "perché non puoi essere semplicemente come le altre?", ma io non potevo, non volevo esserlo.
Anche se ho provato ad adattarmi, inseguita ed impaurita da quello sguardo, rendendomi docile e indifferente a tutto quello che mi circondava.
Rendendomi vuota.
Per essere come lui mi voleva.
Anche se non era mai abbastanza.
"Guardati... Sembri pronta per andare ad un funerale. Sorridi, così sembrerai bella. Fingi di essere felice. E smettila di atteggiarti da puttana."

Stringo i denti. La rabbia mi assale improvvisa, ricordando tutte le parole che mi hanno travolta come un fiume in piena, vomitate addosso, senza alcuna cura e che mi hanno trafitta e colpita più delle spinte, delle urla, delle strette troppo forti e di molto altro ancora.
Parole.
Taglienti, come lame di coltelli.
Corrosive, più dell'acido.
Mortali, come una pallottola dritta al cuore.
Parole.
Che mi hanno lasciato a terra, moltissime volte, viva e solo per miracolo.
Era tutto un'illusione.
Percepisco l'impatto dei piedi sul legno.
Il battito del mio cuore, che pompa inesorabile scariche di adrenalina.
Oggi la foce è aperta, trascinata dalla corrente si tuffa dritta in mare, fondendo i suoi ritmi, i suoi profumi e i suoi colori. Rimango affascinata dal volo di un piccolo airone a pelo d'acqua, lo seguo fino a che non ne perdo traccia, oltre le alte dune di sabbia, disseminate di splendide ginestre in fiore.
Le nuvole basse si rispecchiano, vanitose, sulla superficie del lago del delta, circondato da canneti, alberi di mirto e oleandri, in una danza ai miei occhi, magica e misteriosa.
Tutto sembra così vivo e luminoso.
Tutto sembra così reale e irraggiungibile al tempo stesso.
Il maestrale cattura ancora la mia attenzione con un'altra folata gelida e improvvisa.
Il cappuccio si sfila e sono costretta a fermarmi per sistemarlo.
Mentre lo faccio, incrocio lo sguardo di una bimba che si trova a pochi passi da me.
I genitori, alle sue spalle, parlano tra di loro, distrattamente, a bassa voce.
Sembrano non notarmi, solo lei mi fissa incuriosita.
"Hai la bua?" Mi chiede avvicinandosi appena.
Le faccio cenno di sì con la testa.
"Ti fa male?" Domanda ancora.
La scruto attentamente e incapace di mentirle, le dico, con un sussurro affannato, che sì, mi fa male.
"Chi te l'ha fatta?"
"L'uomo nero..." Le rispondo crudele, sperando che la finisca con tutte quelle domande.
Mi sorride dolcemente, penetrandomi con quei suoi meravigliosi occhi color nocciola, circondati da lunghe e foltissime ciglia.
"E tu non lo hai mandato via?" Mi interroga alzando, contrariata, un sopracciglio.
Le sue parole mi lasciano un po' confusa.
Scuoto la testa "Non so come si fa..." Confesso con un filo di voce.
"Devi urlare forte, fortissimo. Così lo spaventi e non torna più. A me lo ha detto la mamma, quindi ci credo." Mi sorride ancora e alza la sua manina per salutarmi.
"E cosa devo urlargli?" Le domando prima di rispondere al suo saluto.
"Che deve smettere di farti male!"
Mi lascia senza fiato.
La seguo con lo sguardo, mentre saltella incontro ai suoi genitori. I capelli schiariti dal sole, che le scendono oltre le spalle e si arricciano in morbidi boccoli.
Cerca con la mano, quella del suo papà, che ancora distratto dalle chiacchiere, non se ne accorge.
Per un breve istante, la invidio con tutta me stessa. Si sente al sicuro. Lui la fa sentire così.
Riprendo a correre, so che sono quasi arrivata al mio giro di boa.
Sette chilometri esatti.
Con lo sguardo vado alla ricerca del punto preciso, in cui la strada si piegherà in una leggera curvatura, dividendosi in varie rampe di scale che a loro volta, proseguiranno in direzione della spiaggia sottostante.
La luce di un lampeggiante, cattura la mia attenzione. Un'ambulanza ferma, con i portelloni posteriori spalancati.
Poco più avanti due macchine della polizia.
Un fischio, pungente come un ago, all'improvviso s'insinua dolorosamente nelle mie orecchie, costringendomi a togliere gli auricolari.
Che succede?
La mia corsa rallenta fino a fermarsi del tutto, mentre al contrario, il battito del cuore si fa sempre più agitato e frenetico.
La mano sfiora il corrimano. Mi affaccio appena e noto diverse persone raggruppate nel medesimo punto, sul bagnasciuga.
Il vento mi investe ferocemente, facendomi gelare all'istante.
Un barelliere, che conosco da molti anni, mi passa accanto ignorandomi e io lo seguo, provando a domandare che cosa sia capitato.
Lui sembra non sentirmi o semplicemente fa finta di non vedermi. Lo vedo proseguire verso l'ambulanza, lo sguardo commosso, scuote la testa lentamente con fare triste e rassegnato.
Mi porto una mano alla bocca, osservando la sua camminata curva e pensierosa, come se portasse il peso di tutto il mondo su di sé e sento un nodo allo stomaco, contorcermi le viscere e l'anima.
Di nuovo riporto la mia attenzione al di sotto della passerella.
E in quel preciso istante, tutto smette di muoversi.
La vedo. E' solo una frazione di secondo.
Mi sento precipitare, come risucchiata da un vortice.
La vedo e per qualche strano motivo, penso che sia bellissima.
Ma non lo è.
Nuda, violata, abbandonata alla deriva. Il respiro si spezza in un singhiozzo, carico di un dolore intenso quasi primitivo, impossibile da trattenere.
I capelli sciolti, dolcemente lambiti dall'acqua salata, le coprono parte del viso, quasi a volerla proteggere. Lacrime salate, scivolano lentamente, sulle sue guance violacee.
Il corpo disteso in una posa innaturale, le braccia adagiate sulla sabbia.
Lo sguardo vuoto e perso in un punto imprecisato nella mia direzione.
Ma io so con esattezza cosa sta fissando.
E lentamente inizio a ricordare tutto.
"Lo sento che arriva. Non sono preparata. Non lo sono mai.
Mi colpisce forte. Non so come rimango in piedi.
Mi guarda disgustato. E colpisce ancora.
Vedo il suo petto sollevarsi ed abbassarsi, in preda ad una ripugnante eccitazione.
Non è ancora soddisfatto.
Stringo gli occhi, cerco di irrigidirmi quanto posso, perché so che sta per arrivarne un altro.
Il sangue mi invade la bocca, con quel suo sapore nauseante, a cui non potrò mai abituarmi. Alzo una mano nel vano tentativo, di fermarlo.
Ma non accade.
Mi afferra per un braccio. Il suo tocco è così brutale e violento.
E colpisce, ancora, fino a che non riesco più a muovermi.
Fino a che ogni singolo osso non è frantumato.
Fino a che l'ultimo respiro non lascia il mio corpo.
Fino a che la mia anima non è fatta in mille, fragilissimi, pezzi.
E in quel preciso istante, l'ultimo della mia vita, un unico pensiero, si fa strada tra i miei ricordi.
Rivedo mio padre, in ogni piccolo, vivido dettaglio. E ripenso alla dolcezza del suo sguardo. Al modo in cui sapeva toccare i fili del mio essere, facendoli vibrare e suonare come corde di violino o come semplicemente le canne al vento.
Alla tenerezza con cui la sua mano amava sfiorare il mio viso, per farmi capire che sarebbe andato tutto bene.
Al calore della sua pelle a contatto con la mia.
E penso a come ho potuto permettere che qualcuno mi facesse tutto questo".
Stringo forte le mani alla balaustra. Incapace di trattenere oltre le lacrime.
Immergo lo sguardo dentro gli occhi di quella creatura solitaria e ferita e ritrovo me stessa.
Sconvolta, volto lo sguardo nella direzione opposta, ripercorrendo velocemente i passi che mi hanno portata qui e mi rassegno all'inevitabile verità.
Ero solo un'ombra che doveva ricongiungersi con se stessa.
Un soffio di vento che giocava con le foglie sparse sul terreno.

Un'anima persa, piena di rabbia e dolore...

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Non commento questo stupendo brano, perchè a mio parere , non ci sono parole per descrivere o analizzare il racconto letto. Qualsiasi parola sembra vana ed è come sminuire il reale significato del dramma sociale e umano che tratta.
L'immagine da me riportata parla più di mille parole.
Ho terminato il racconto con le lacrime agli occhi ed ho sentito su di me e sulla mia pelle il dramma della protagonista. Io sono stata fortunata ad incontrare l'uomo giusto e premuroso, ma le mie figlie lo saranno? Sono angustiata dalla mancanza di risposte.
 
Se volete continuare a seguire l'autrice e il suo racconto ( che proseguirà),vi lascio il link del suo profilo Wattpad.
 
 
 
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Vi consiglio dei libri sull'argomento
 
 
Per non abbassare lo sguardo di Floriana Avagliano

 
 
Questo libro si ispira alla storia di persone diverse ma allo stesso tempo simili, vittime di uomini deboli che affrontano il loro io scaricando la rabbia su coloro che riempiono la loro vita, amate e odiate allo stesso tempo. Hanno subito in silenzio, non hanno mai chiesto aiuto: chi subisce violenza si sente in colpa, si ritiene l’unico responsabile dell’accaduto. Sono state violentate nel corpo e nell'anima, nella loro casa, nella loro intimità, da persone che non dovevano fare altro che amarle e proteggerle. Sono forti, sono attaccate alla vita, vogliono proteggere sé stesse e i loro cari, vogliono vivere una vita libere da quel male che le perseguita, vogliono affetto, protezione: sono bambini, donne, mamme che meritano solo di essere rispettate.
 
Una vita spezzata di Monica Stanghellini

 
 
Sofia è sposata con un uomo violento dal quale non riesce a fuggire, ha due figli, Marco di 10 anni e Roberta di pochi mesi. Non lavora, stira in casa per privati mentre il marito, disoccupato, lavora saltuariamente in qualche cantiere edilizio e, quando capita, fa il “corriere” di merce illegale. La sua vita è un inferno tra litigi, sotterfugi e botte. Sofia non trova il coraggio per lasciarlo e ribellarsi. Con un marito che decide per lei, senza soldi e con problemi legali, si difende come può e cerca di proteggere i figli. Finchè, grazie ad un'amica, incontra un uomo gentile che la fa sperare in un futuro migliore, ma è possibile o è solo un sogno? Una storia di violenza verso le donne molto attuale e molto vera, se pur di fantasia. Una storia che affronta un problema grave in modo crudo e reale. Uno spunto per riflettere sul “femminicidio”.
 
Chiamarlo amore non si può

 
 
Chiamarlo amore non si può è un libro che è stato scritto pensando ai ragazzi e alle ragazze perché imparino dai nostri errori, imparino che amore vuol dire rispetto e non sopraffazione, che amare vuol dire permettere all'altro/a di essere se stessi. Insomma l'amore non può essere egoista, altrimenti non lo si può chiamare amore. Dunque 23 scrittrici specializzate in letteratura per l'infanzia e l'adolescenza hanno scritto questi racconti per aiutare i/le giovani a riflettere sulle loro relazioni affettive, a non rimanere in silenzio di fronte ai tremendi fatti di cronaca, a reagire a ciò che può succedere intorno a loro, non solo quando si tratta di violenza fisica, ma anche di gesti e comportamenti che comunque feriscono profondamente nell'animo.
 
BUONA LETTURA, RICORDIAMOCI SEMPRE CHE LA CONOSCENZA CI SALVERA'!!!