sabato 25 novembre 2017

Recensione: Un regalo inatteso di Alessia Gazzola



Titolo: Un regalo inatteso
Autore: Alessia Gazzella
Editore: Longanesi
Pagine: 50
Pubblicazione: 2013

Gradimento
“Ore 6.45: allungo la mano fuori dalle coperte e cerco a tentoni il cellulare per scagliarlo sul pavimento. Come se non bastasse doversi svegliare a quest’ora antidiluviana perfino il giorno della vigilia di Natale, qualcuno ha ben pensato di farmi uno scherzo. Adesso, al posto della suoneria della sveglia, il mio iPhone riproduce a pieno volume una delle epocali ramanzine della Wally- in particolare quella in cui mi rimprovera per aver smarrito un cadavere con tanto di lettiga.”

È la vigilia di Natale e per Alice Allevi inizia una nuova giornata di lavoro. Ovviamente la sveglia suona in ritardo ( questa caratteristica contraddistingue il personaggio di Alice) e,  come sempre arriva in ritardo all’Istituto di Medicina Legale in cui lavora, e deve subire le urla  del suo Direttore, il Supremo Malcomess e successivamente sopportare le umiliazioni del Dottor Conforti, che non perde mai l’occasione per punzecchiarla con battutine acide e pungenti. Ma Alice non si abbatte tanto facilmente ; è una ragazza forte e tenace , ma soprattutto svolge con passione il suo lavoro:  un nuovo caso da risolvere si affaccia lungo il suo percorso.
Un breve romanzo di Alessia Gazzola, talmente breve da definirsi un racconto. Seppur conciso, racchiude tutto il brio e l’ingegno che ormai da anni contraddistinguono i romanzi della Gazzola.

Alice è una specializzanda in Medicina Legale che subisce le ingiustizie ed i rimproveri dei suoi superiori sempre con ironia e leggerezza. Alice vive nel suo mondo e nulla riesce a scalfire il suo buonumore ed il suo spirito libero. Nonostante sia maldestra e sbadata, Alice è dotata di grande intelligenza ed intuito: utilizzando spesso metodi poco professionali e poco ortodossi, riesce ad aiutare l’ispettore Calligaris nella risoluzione di misteri ed omicidi.
Alice è una figura pura e dolce nei pensieri, talvolta un poco infantile ed estremamente goffa, ma è una romantica, crede ancora che presto il principe azzurro verrà a prelevarla in sella al suo cavallo bianco per portarla in terre lontane. Nel complesso un personaggio davvero simpatico ed adorabile: chi non vorrebbe destreggiarsi tra i mille impegni e disavventure con la stessa ironia e il medesimo charme di Alice Allevi?
In questo breve racconto vengono presentati tutti i personaggi che costituiscono il mondo di Alice: la sua cara collega Lara, la dolce nonna Amalia sempre pronta per supportarla, la sua coinquilina e confidente Yukino, suo fratello Marco e l’ispettore Calligaris, che si fida sempre delle intuizioni un po' strampalate di Alice.
E, dulcis in fundo, il dottor Claudio Conforti: un uomo e un mix  di eleganza,  sex appeal,  fascino ed intelligenza. In apparenza l’uomo perfetto, se non fosse per il suo carattere altezzoso e burbero, così sicuro di sé, sempre pronto a colpire la povera Alice con battute e frasi poco cordiali. Ma la sua ironia nasconde un altro sentimento.
 “- Quindi Alice pensi davvero di avere capito tutto? - dice l’ispettore Calligaris.  – Raramente capisce qualcosa, ispettore, figuriamoci se può capire tutto- interviene un sempre galante Claudio”.
 
Da questa  serie  fortunata di Alessia ,"L'Allieva" è stata creata una serie televisiva andata in onda su Raiuno interpretata da Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale, serie TV di grande successo.
 
 
Immagine correlata

Un racconto davvero ben scritto, intrigante ma allo stesso tempo divertente, le disavventure di Alice riescono sempre a rallegrare il lettore e a strapparli un sorriso.
Lettura  consigliata per la sua leggerezza;  peccato solo che sia così breve. Ma son sicura che l'obiettivo dell'autrice Alessia Gazzola, sia stato raggiunto : incuriosire il lettore e convincerlo ad  entrare nel mondo di Alice Allevi e farne parte in maniera attiva.

                                                     BUONA LETTURA

Recensione a cura di Flavia Pigliacelli






L' Allieva (3 Dvd)

Con Lino Guanciale, Dario Aita Alessandra Mastronardi (Attore),‎ Luca Ribuoli (Regista) 
             Età consigliata: Film per tutti
Formato: DVD



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venerdì 24 novembre 2017

Recensione: Donne in fuga di Maria Serena Mazzi



                                                 SCHEDA TECNICA


TITOLO: Donne in fuga- Vite ribelli nel Medioevo
AUTORE: Maria Serena Mazzi
CASA EDITRICE: Il Mulino
NUMERO PAGINE: 180
ANNO PUBBLICAZIONE: 1 Giugno  2017

                                                           Gradimento
 
Che cosa potrà mai unire una nobildonna, una borghese, una contadina, una prostituta, una strega o addirittura una monaca? Me lo sono chiesto anche io. Tante donne di così diverse natura, cultura, istruzione eppure ciascuna di loro unita da un filo sottile, talmente sottile da risultare alcune volte invisibile…volete sapere come si chiama questo filo?
Si chiama Fuga.
 
 
 

 
Ebbene sì, da quando la prima donna ha messo piede in questo mondo, la storia ci insegna che ha quasi sempre dovuto lottare per i suoi diritti spesso negati dallo stesso marito. Ancora oggi in molti paesi del mondo avviene la stessa cosa… donne sfregiate, violentate, private di ogni diritto e come oggi, anche allora nel lontano medioevo molte donne hanno dovuto lottare per la loro salvezza. Non importa il suo diritto di nascita, alla stessa famiglia importa solo che faccia il suo dovere davanti alla comunità: che sia una moglie devota, una madre devota, una perfetta padrona di casa e che faccia tutto questo senza mai e poi mai ribellarsi al volere della propria famiglia o di quella del marito.

E quanti modi ci sono di fuggire per le donne medievali? Cosa le induce a farlo? Coraggio, fermezza, disperazione, ribellione?”
Le risposte a queste domande le possiamo trovare in modo molto esauriente in questo libricino. Tra le sue pagine, l’autrice, Maria Serena Mazzi, classifica le donne in varie categorie, quella delle donne definite stravaganti, quelle visionarie, le spose infelici, le donne obbligate dalla stessa famiglia a prendere i voti e rinchiudersi in un monastero… le prostitute e infine le streghe.
In ogni capitolo l’autrice riesce in maniera molto esplicativa, usando a volte una scrittura lenta e pesante,  a spiegarci il perché queste donne vengano ritenute dalla civiltà di allora come donne inadatte al loro posto nella storia. L’autrice ci porta anche degli esempi di donne davvero vissute.
Possiamo per esempio, leggendo la sua storia, immedesimarsi in Margery Kempe che nel 1373 si sposò e compì il suo dovere di perfetta moglie e madre. Quello che però sconvolse la sua vita ordinaria fu un vero fermento religioso che la portò andando incontro al volere della famiglia e della stessa Chiesa a viaggiare per anni in continuo pellegrinaggio.

“Era nata una persona nuova, la creatura appunto, che si accingeva a vivere una vita straordinaria per una semplice donna quale era in un’epoca in cui la solitudine femminile, l’itineranza, il cammino suscitavano diffidenza ed erano giudicati con severità. Nella società medievale, le donne che si aggiravano da sole, liberamente e senza vincoli erano piuttosto sospettate di essere puttane, eretiche o streghe anziché pellegrine, devote o mistiche. Folle, indemoniata o eretica che fosse, Margery, magari persino santa dubitavano alcuni.”
 
Risultati immagini per margery kempe

Per quello che riguarda le donne visionarie o mistiche che siano, l’autrice avrebbe potuto non citare colei che ne rappresenta appieno la categoria? Giovanna d’Arco. La giovane contadina francese che dopo aver ricevuto (a suo dire) la visita dell’arcangelo Michele, di Santa Margherita di Antiochia e Santa Caterina d’Alessandria, intuisce che il suo destino  non era quello di  moglie e madre devota; ma per lei la vita aveva in serbo un altro disegno di Vita, ahimè non a  lieto fine...  il passo citato dall’autrice di Franco Cardini…dice:
“… contadinella che non volle rassegnarsi al suo destino di povera figlia di campagna e volle farsi guerriero e kingsmaker, che sfidò la morale del suo tempo vestendo e cavalcando come un ragazzo, che si ostinò a rivendicare il suo ruolo profetico di fronte a un tribunale di dotti teologi e giuristi che la richiamava al suo dovere d’inchinarsi all’autorità istituzionale e mediatrice della Chiesa.”
…fu una donna "scomoda" per l'epoca… una donna che andò incontro al destino in completa solitudine.


Risultati immagini per giovanna d'arco


Le donne del Medioevo in ogni caso avevano nemici ovunque… anche la Chiesa era loro ostile definendole eretiche o in molti casi,  streghe. Donne la cui colpa era solo la conoscenza dei benefici delle erbe dal punto di vista terapeutico;  donne che sentivano il bisogno di assecondare i propri bisogni e non quelli imposti da una società ipocrita. 
Tra queste pagine potrete leggere tante storie di donne che hanno lottato coraggiosamente per la loro vita contro tutto e tutti e non potrete non ammirarne il coraggio, rammaricandovi che ancora oggi nonostante siano passati secoli non sia cambiato assolutamente nulla.
Se vi stiate chiedendo quale sia stata la mia preferita, quella per cui sono entrata in contatto   empatico, vi dirò  Eleonora di Aquitania, prima regina di Francia e in seguito (dopo il divorzio per mancanza di capacità a generare un erede maschio per il trono), regina di Inghilterra, per aver sposato  il giovane re Enrico di soli  diciannove anni; con lui riuscì ad avere in dono la maternità  di ben cinque figli maschi e tre femmine. Una donna  sfruttata dal marito e trattata come un oggetto sessuale ; perciò  stufa di tutto ciò, decide di andarsene e tornare nelle sue terre  protetta dai suoi vassalli. Ma fu condannata dal marito e dalla Chiesa .
“La moglie, disse, è colpevole quando si allontana dal marito, quando non rispetta fedelmente il patto coniugale… Noi deploriamo che ti separi così da tuo marito… Ritorna da tuo marito, altrimenti, in conformità con il diritto canonico, ti costringeremo noi a ritornare da lui.”

Risultati immagini per Eleonora di Equitania 

  Vi troverete perciò ad avere tra le mani un documento storico e biografico. Un saggio in cui si racconta la realtà medioevale caratterizzata da caste e feudi. Una realtà così lontana ma tanto vicina a noi.
Ho letto queste pagine pensando alle molte donne che hanno sofferto nella storia a causa dell’ignoranza e la superbia dell’uomo. Donne che volevano dare una svolta alla propria vita; donne che sentivano di avere un'anima e una personalità ben distinta dall'uomo.
 Ancora oggi comunque se ci pensate bene, la situazione delle donne non è molto rosea, le donne ancora non riescono a ribellarsi alla società e alle convinzioni  civili e sociali.
La società odierna deve ancora fare tanti passi in avanti e nulla ha appreso dal passato da poter correggere e riparare.
Spero fermamente che arriverà quel giorno in cui le donne e gli uomini avranno davvero gli stessi diritti e le stesse libertà e che potremmo vivere alla pari senza il terrore quotidiano di essere giudicate e massacrate dal proprio marito e compagno di vita.
Termino con la stupenda poesia di Alda Merini dedicata alle donne dal titolo:

Sorridi Donna
 
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti.


                                                               BUONA LETTURA

Recensione scritta da Valentina Fontan



 
 
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giovedì 23 novembre 2017

Recensione: L'ultimo disastro di Jamie McGuire


                                                    SCHEDA TECNICA

Titolo: L'ultimo disastro

Autore: Jamie McGuire
Editore: Garzanti
Pagine:248
Pubblicazione:26 Ottobre 2017
Collana: Narratori moderni

                                                               Gradimento

Torna la famiglia Maddox con il capitolo conclusivo delle loro avventure, caratterizzate da tanti disastri ma tenute insieme da infinito amore.
 

 I protagonisti di questo nuovo capitolo sono:
un papà (poliziotto in pensione), rimasto vedovo da giovane e i suoi cinque figli maschi da crescere. Ciascuno di essi, crescendo, cercano di mantenere  le promesse fatte alla mamma in punto di morte, che sarebbero due in particolare : non scegliere mai un lavoro che li possa mettere in pericolo e vivere mettendo sempre al primo posto l’amore.
I ragazzi, seppur fratelli, hanno personalità differenti : Thomas, il maggiore, è un agente dell’FBI, i gemelli Taylor e Tyler sono vigili del fuoco e Travis il più piccolo collabora con Thomas.
L'unico a non aver intrapreso la strada infida e piena di pericoli è Trenton che decide di restare  vicino alla casa paterna e di condurre una vita più tranquilla.
Ma la sua tranquillità, purtroppo, viene sconvolta da un'indagine
 portata avanti da Thomas contro una banda di mafiosi che coinvolge purtroppo tutti loro…
L’unione familiare riuscirà a superare questo ennesimo scoglio oppure dividerà il loro equilibrio conquistato nell' arco della loro vita?


 
L'autrice Jamie McGuire, ci regala l'ultimo capitolo della sua fortunata serie; serie che io stessa mi son ritrovata a divorare, capitolo dopo capitolo.
Questo ultimo libro, "L'ultimo disastro" ( già il titolo potrebbe rappresentare l'incipit del romanzo) è stato molto piacevole da leggere  così come tutti gli altri .
Ogni volume racconta la storia di ciascun  fratello; per cui la storia è   raccontata in prima persona dal protagonista. In questo modo, il romanzo diventa ancora più avvincente per il lettore , in quanto raccontare  la vita e le  avventure intrecciate da colpi di scena,  ne rendono la lettura molto piacevole. Il protagonista attraverso la sua storia è riuscito a condurre, me lettrice, in un vortice di emozioni e suspense tale da desiderare di proseguirne la lettura in maniera più celere, affinchè scoprissi presto la verità e ciò che si nascondesse nella vita del protagonista. Ho letto il libro infatti in pochissimi giorni, nonostante impegni e lavoro.
Ma a differenza di tutti i libri della serie, “l’ultimo disastro” è strutturato in maniera differente, è un libro “corale”; ogni capitolo è affidato a un membro della famiglia, anche quelli acquisiti, che mettono insieme emozioni contrastanti raccontando la loro ultima avventura.
E’ un libro molto veloce da leggere, scritto in maniera semplice e lineare, i nomi all’inizio di ogni capitolo aiutano a comprendere meglio chi parla e quindi non creano smarrimenti nel lettore.

La sensazione più bella che trasmette è l’importanza e la bellezza dell’unione familiare in un epoca in cui è spesso assente.
Un  padre che cresce da solo cinque figli maschi educandoli al rispetto e all’amore; i figli che a loro volta mettono su famiglia rispettando e proteggendo le loro mogli anche a costo della vita; il tutto unito da un bellissimo rapporto tra loro che fa venire voglia di far parte della famiglia Maddox anche solo per un giorno.

Dopo averne terminata la lettura, ho capito il messaggio che l'autrice cerca di inviare al proprio lettore/rice: sviluppare ed educare al valore per la propria famiglia.
A questo proposito Madre Teresa di Calcutta, rispose ad un uomo:

“Madre, cosa posso fare per la pace nel mondo?”

 “Torna a casa e ama la tua famiglia.”

Consiglio la lettura dell’intera serie, ma , ( un piccolo consiglio da lettrice), alternata da altre letture , affinchè la possiate  apprezzare di più!!!!


Per chi non conoscesse l'intera serie, vi segnalo i titoli di ciascun romanzo in ordine di pubblicazione.

·    UNO SPLENDIDO DISASTRO

·       IL MIO DISASTRO SEI TU

·       UN DISASTRO E’ PER SEMPRE

·       UNO SPLENDIDO SBAGLIO

·       UN INDIMENTICABILE DISASTRO

·       IL DISASTRO SIAMO NOI

·       UN DISASTRO PERFETTO

·       L’AMORE E’ UN DISASTRO

·       L’ULTIMO DISASTRO

                                      BUONA LETTURA
 
 
Recensione scritta da Sara Mastrantoni






SETTIMANA DEL BLACK FRIDAY


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Libri in uscita 23 Novembre 2017



                                                   LIBRI IN USCITA




1) I figli di Odino di Harald Gilbers

Gennaio 1945. Anche i nazisti sanno che le sorti della guerra sono segnate. Dal fronte tira un'aria di sconfitta e mentre in città si richiamano gli ultimi riservisti, in molti cercano la fuga. Erich Hauser, un medico che ha condotto esperimenti ad Auschwitz, è tra questi. Quando il suo cadavere viene trovato senza testa e senza mani, i sospetti cadono sulla moglie Hilde, che da tempo vive separata da lui. Migliore amica di Richard Oppenheimer, era stata lei l'anno prima ad aiutare l'ex commissario ebreo trovandogli un nascondiglio e dei documenti falsi. Ora tocca a lui salvarla dal tribunale del Reich. Tra piste false, suicidi e bocche cucite, prende il via un'indagine che sembra destinata a fallire. Finché a Richard torna in mente uno strano distintivo che giaceva nel sangue di Hauser...

2) Una cittadina tranquilla di Elsebeth Egholm




In onda la serie TV Dicte


Un grande thriller
Dicte Svendsen, giornalista di Århus, una cittadina della Danimarca, insieme alle amiche Ida Marie e Anne, sta festeggiando il compleanno in un delizioso caffè in riva al fiume, quando una bacinella compare sulle acque, suscitando la loro curiosità.
La sorpresa, però, diventa subito orrore quando si scopre che dentro c’è il corpo senza vita di un neonato, accompagnato dalla copia di una pagina del Corano. Il commissario Wagner viene incaricato del caso e a Dicte viene assegnato dal suo giornale il compito di scriverne. Ma i particolari inquietanti non smettono di ossessionare le tre amiche, visto che nella clinica in cui Ida Marie sta per partorire qualcuno ha tracciato delle agghiaccianti scritte sulle fronti di alcuni neonati. Poco dopo, appena nato, lo stesso figlio di Ida Marie viene rapito e Dicte si ritrova sempre più invischiata nelle indagini. Dovrà trovare la forza di affrontare il proprio passato, fare finalmente pace con i suoi fantasmi interiori. Ma per farlo dovrà imparare a guardare oltre le apparenze.


3) Il silenzio uccide di Dean Koontz

Dopo aver perso suo marito, Jane Hawk è una donna a pezzi. Giovane marine pluridecorato, Nick è morto suicida, lasciando ai suoi cari un biglietto agghiacciante al quale la moglie non riesce a rassegnarsi. Convinta che Nick non avrebbe mai potuto compiere un gesto simile e abbandonare da un giorno all'altro lei e il piccolo Travis, Jane è decisa a scoprire la verità, costi quel che costi. Lasciato il lavoro, si immerge anima e corpo in un'indagine serrata per capire cosa si nasconda dietro l'allarmante aumento del tasso dei suicidi in America. Suo malgrado, però, si ritrova a scoperchiare un terrificante vaso di Pandora e a trasformarsi nella fuggitiva numero uno di potenti e spietati nemici senza volto né nome, custodi di un delicato segreto e pronti a far fuori chiunque intralci il loro cammino. La cospirazione implacabile e senza scrupoli che ordiscono per costringerla al silenzio non sembra tuttavia sufficiente a fermare una donna intelligente e coraggiosa come Jane, guidata da una rabbia nata dall'amore che i suoi nemici non sono in grado di provare né comprendere...


4) Babylon- Berlin di Volker Kutscher



Berlino, 1929. La capitale tedesca è una città sull'orlo dell'abisso, dove covano tutte le tensioni, tutte le angosce e tutte le deliranti ambizioni di un paese uscito a pezzi dalla guerra. Rivendicazioni operaie, complotti ultrareazionari, lotte politiche creano un cocktail micidiale in quella che è la più americana delle metropoli europee. Il giovane commissario Gereon Rath, appena arrivato da Colonia, oltre che con la frenesia della città deve vedersela con la propria insofferenza per essere stato confinato alla Buoncostume. Mettere in gabbia prostitute che sui set pornografici si accoppiano con i sosia della defunta grandezza prussiana - dall'ex imperatore Guglielmo II a Federico il Grande al generale Hindenburg - non è esattamente la sua aspirazione. Mentre Gereon e la sua squadra si immergono nella vita notturna popolata di night clandestini per ogni gusto, di coca e traffici illeciti, scoppia qualcosa di simile a una guerra civile. Il primo maggio i comunisti infrangono il divieto di manifestare e su interi quartieri popolari cala uno stato d'assedio, alla fine del quale i morti si contano a decine, quasi tutti vittime di pallottole partite da armi della polizia. I giornali parlano con sdegno di "Maggio di sangue". Il prefetto cerca di sviare l'attenzione sul caso di un misterioso omicidio: da un canale è stata ripescata un'auto di lusso con al volante un uomo in abiti elegantissimi, le mani maciullate in seguito a torture. Segni d'identità: nessuno. Testimoni: zero.




1) Love forever di Jay Crownover

Welcome SeriesTitus King è un uomo che ha sempre visto il mondo in bianco e nero. Giusto o sbagliato, niente mezze misure. E questo è uno dei motivi per cui, da adolescente, ha lasciato la famiglia per cercare di costruirsi una vita migliore, da solo. Adesso che è diventato un investigatore di polizia in una delle città con il più alto tasso di criminalità del Paese, non può negare che la sua esistenza abbia assunto notevoli sfumature di grigio. In giro c’è un criminale che si è lasciato alle spalle una lunga scia di distruzione e morte, e la differenza tra giusto e sbagliato, quando Titus pensa a lui, si fa sempre più labile. Come se non bastasse, a minare il suo ferreo senso della moralità c’è anche la bellissima e misteriosa Reeve Black, tornata di recente in città. Reeve rappresenta un pericolo ma anche ciò di cui lui ha davvero bisogno: insieme si troveranno nel fuoco incrociato di una guerra sotterranea e letale. La posta in gioco è la redenzione... 


2) Raffiche d'autunno di Natsume Soseki




Dopo aver lavorato per sette anni come professore in una scuola media, Shirai Dōya ha abbandonato l'insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura, attraverso la quale intende trasmettere quanto ha appreso dalla vita e dallo studio e, soprattutto, diffondere la morale che ha scelto quale fondamento della propria esistenza. Nakano Kiichi e Takayanagi Shūsaku, appena laureati in lettere, sono amici da anni, nonostante le differenze di posizione sociale, di prospettive per il futuro e d'idee. Attraverso l'incontro dei tre personaggi, la maestria di Natsume Sōseki ci restituisce il clima intellettuale di un periodo fondamentale per la nascita del Giappone moderno. Sono già trascorsi quarant'anni dalla caduta del regime degli shōgun Tokugawa, che aveva a lungo tenuto il Paese quasi del tutto isolato dal resto del mondo. In una parte dell'intellighenzia, che pure aveva salutato con favore l'apertura all'Occidente, l'entusiasmo o anche la semplice curiosità per le novità straniere cedono il passo a un atteggiamento maggiormente critico e alla rivalutazione della cultura nazionale.
Le puntuali e suggestive descrizioni di Sōseki permettono alla nostra immaginazione di muoversi tra le strade della Tōkiō di allora, così diversa da quella dei giorni nostri, mentre le parole dei suoi personaggi ci fanno respirare l'atmosfera di quel tempo. Con il tono distaccatamente ironico, eppure coinvolgente, che caratterizza la sua prosa, Sōseki parlava ai giovani che vivevano quella straordinaria rivoluzione culturale, ma parla anche a noi, invitandoci a riflettere sull'importanza di avere punti di riferimento in un'epoca di crisi.



3) La spiaggia del Mehari di Giuseppe Sciuto


Dell'antico splendore del Mehari, un tempo il più noto e lussuoso albergo di Tripoli, non è rimasto nulla: da immagine di opulenza a una struttura fatiscente, con una spiaggia scaduta a luogo di raccolta di migranti in attesa di essere ammassati in barconi per attraversare il Mediterraneo. Nell'appassionata storia d'amore del romanzo, una coppia, in fuga dalla quotidianità del loro status borghese, immagina ogni notte di imbarcarsi con "i disperati del mare" . Dalle riflessioni che ne nascono, il lettore viene coinvolto in un profondo percorso di rinnovamento morale e sociale.








1) La ragazza della neve di Pam Jenoff




Noa ha sedici anni ed è stata cacciata di casa quando i genitori hanno scoperto che è rimasta incinta dopo una notte passata con un soldato nazista. Rifugiatasi in una struttura per ragazze madri, viene però costretta a rinunciare al figlio appena nato. Sola e senza mezzi trova ospitalità in una piccola stazione ferroviaria, dove lavora come inserviente per guadagnarsi da vivere. Un giorno Noa scopre un carro merci dove sono stipate decine di bambini ebrei destinati a un campo di concentramento e non può fare a meno di ricordare suo figlio. È un attimo che cambierà il corso della sua vita: senza pensare alle conseguenze di quel gesto, prende uno dei neonati e fugge nella notte fredda. Dopo ore di cammino in mezzo ai boschi Noa e il piccolo, stremati, vengono accolti in un circo tedesco, ma potranno rimanere a una condizione: Noa dovrà imparare a volteggiare sul trapezio, sotto la guida della misteriosa Astrid. In alto, sopra la folla, Noa e Astrid dovranno imparare a fidarsi l’una dell’altra, a costo della loro stessa vita. 
2) Tempo di uccidere di Ennio Flaiano


 
 

In un'Africa surreale e priva di ogni esotismo un tenente dell'esercito italiano vaga alla ricerca di un medico, guidato dal mal di denti. Si allontana dal campo, rimane solo, si perde. Hanno inizio così, per caso, le sue disavventure. Prima si convince di aver contratto la lebbra, poi fugge, certo di essere ricercato per tentato omicidio, infine si trasforma in ladro e maldestro attentatore, fino ad approdare alla capanna di Johannes, un luogo misterioso e arcano dove può iniziare a guarire. Nato da una conversazione con Leo Longanesi e vincitore del premio Strega nel 1947, Tempo di uccidere, unico romanzo scritto da Flaiano, è un'intensa allegoria della guerra, messa a nudo con ironica, spietata crudeltà.


3) La ragazza del mare di Sara Zarr



Dopo che il padre l'ha sorpresa sul sedile posteriore di una macchina insieme a Tommy Webber, la vita della, giovane Deanna è diventata un incubo. A distanza di due anni suo padre, che non riesce a perdonarle quell'errore, a stento riesce a guardarla in faccia. Anche se Tommy è l'unico ragazzo con cui sia mai stata, l'intera scuola la etichetta come una "ragazza facile". Non potendo contare sull'aiuto della sua famiglia, Deanna cerca di trovare conforto in Tommy, ma lui, proprio come tutti gli altri, non fa che deriderla e tormentarla. In più, le sue due migliori amiche hanno cominciato a uscire con alcuni ragazzi, e lei si sente una specie di intrusa tra loro. Cerca allora di mantenere saldo almeno il rapporto con Darren, il fratello maggiore, ma ora che lui e la sua fidanzata sono assorbiti dai loro problemi di genitori adolescenti, deve imparare a difendersi da sola. Lo fa diventando ogni giorno più dura e insensibile, per quanto l'isolamento in cui si ritrova la faccia soffrire terribilmente. Il suo unico sollievo è un giornale su cui descrive la vita di una ragazza anonima... la sua stessa vita. Un romanzo sul difficile tema del bullismo e su come sia complicato perdonare se non si è disposti a fidarsi ciecamente l'uno dell'altro.


4) Il Dio delle piccole cose di Arundhati Roy




India, fine anni Sessanta: Ammu, figlia di un alto funzionario, lascia il marito, alcolizzato e violento, per tornarsene a casa con i suoi due bambini. Ma, secondo la tradizione indiana, una donna divorziata è priva di qualsiasi posizione riconosciuta. Se poi questa donna commette l'inaccettabile errore di innamorarsi di un paria, un intoccabile, per lei non vi sarà più comprensione, né perdono. Attraverso gli occhi dei due bambini, Estha e Rahel, il libro ci racconta una grande storia d'amore che entra in conflitto con le convenzioni.


5) Il mondo inquieto di Shakeaspeare di Neil MacGregor


Un berretto di panno e una spada, un calice e una medaglia; il modellino di una nave e una forchetta dai rebbi appuntitissimi; l'occhio di un martire cattolico incastonato in un reliquiario d'argento e lo schizzo di una bandiera: ecco i protagonisti di una grande storia mai raccontata, dove si agitano immani conflitti e privati sommovimenti. Come in un sogno barocco, tutto succede a teatro. Non sul palcoscenico però, ma negli ultimi posti della platea. Siamo in Inghilterra, nel secondo Cinquecento, quando le commedie e le tragedie di Shakespeare appassionano un pubblico chiassoso e variopinto. Come in "La storia del mondo in 100 oggetti" Neil MacGregor guarda al passato attraverso la lente della vita, e racconta questa volta fatti e antefatti degli oggetti che gli spettatori di Shakespeare portavano con sé: aggeggi capaci di definire l'identità sociale dei loro possessori, manufatti curiosi che svelano via via il piccolo enigma che li accompagna, inattesi congegni che ritrovano un significato. Ogni cosa è una storia, e ogni storia cattura, per un attimo, la verità di esistenze comuni, forse lontane dal primo piano dei grandi eventi, ma testimoni e protagoniste della cultura materiale del loro tempo.