sabato 29 luglio 2017

Novità in libreria 30 Luglio 2017






Il numero perfetto di Megan Hart

Il numero perfetto (eLit) di [Hart, Megan]


Tesla Martins scivola sensuale nella vita mentre al Morningstar Mocha, dove lavora, la gente va e viene senza sosta. Finché un giorno entra Meredith, forte, carismatica e sensuale, una vera ammaliatrice in grado di far confessare a chiunque i più intimi segreti. Tesla viene travolta dal vortice erotico di questa nuova amicizia, dove tutto sembra possibile, persino lasciarsi sedurre dal marito della sua nuova mentore, mentre lei sta a guardare. Piano piano nasce un triangolo che lascia il mondo fuori. È tutto ciò che Tesla ha sempre sognato, voluto e di cui ha bisogno. Ma proprio quando l’equilibrio sembra perfetto, uno dei tre vertici inizia ad allontanarsi, lasciandone solo due.



UN GIOCO ECCITANTE DI LISA RENEE JONES




Un gioco eccitante (eLit) di [Jones, Lisa Renee]



Prima regola per una reporter che si occupi di baseball a livello professionistico: niente sesso con i campioni. Amanda Wright l'ha ben chiara in mente, poi incontra Brad Rogers, lanciatore fuoriclasse della squadra locale. I segnali che lui le invia non possono ingannare la sua libido. E così, dal primo bacio rubato si passa a un'erotica partita a due che procura a entrambi indicibile piacere. E un sacco di guai.




LA COMETA DEI DESIDERI DI ANNA MARIA STELLIN

La cometa dei desideri di [Stellin, Anna Maria]

"La cometa dei desideri" è la storia di Franco Collabicetta, Chiara, Ambra, Silvia, Mario Biasioli, Maddalena e Giorgina, che si ritrovano, per caso o per scelta, dentro una piccola libreria-caffetteria, condividendo l'esperienza un po' destabilizzante del passaggio di una cometa e di una successiva aurora boreale. La tempesta magnetica che accompagna l’aurora provoca un blackout totale, anche dei mezzi di comunicazione. Fuori è oscurità e caos. Così i protagonisti si rifugiano nella libreria. La notte trascorsa insieme in un luogo così piccolo scoperchierà inevitabilmente le loro anime spaventate, tirando fuori il meglio e il peggio di ognuno di essi. Mettendoli di fronte ai loro limiti, al loro coraggio, ai loro desideri, alle
 loro paure e alla voglia di ricominciare, una volta in salvo, seguendo ciascuno il proprio sogno.





UNA SCIMMIA ALLA MIA PORTA DI LUCIO TREVISAN



Una scimmia alla mia porta di [Trevisan, Lucio ]




Un uomo triste e misantropo, disamorato di tutto e di tutti, si è quasi barricato in casa e non apre più a nessuno.
Una notte scoppia un terribile temporale estivo, si sveglia di soprassalto e gli sembra di sentire qualcuno che bussa alla porta. Contro ogni sua consolidata abitudine e contro ogni logica va ad aprire e si trova davanti una scimmia impaurita, fradicia di pioggia. A malincuore deciderà di farla entrare nel suo regno inviolabile e la sua vita ne uscirà prima ridisegnata, infine sconvolta.
Fra i due si instaura uno strano rapporto, fatto di fiducia, collaborazione, perfino amore, alla disperata ricerca di un possibile dialogo che abbatta l’ultima barriera che li separa.







Top ten: i libri più venduti della settimana

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Classifica di Vendita dei Libri più venduti della settimana, nelle Librerie Giunti.


Prendiamo in esame la
"CLASSIFICA NARRATIVA"

I primi 4 posti sono ricoperti dai medesimi libri della scorsa settimana:

1) Le otto montagne (di Paolo Cognetti)
2) Rondini d'inverno (di Maurizio De Giovanni)

3) La rete di protezione (di Andrea Camilleri)



4) La vita in due (di Nicholas Sparks) 


5) La strega (di Camilla Lackberg)




Per leggere le trame di questi libri, che imperterriti svettano in cima alla classifica per un'altra settimana, potete consultare la pagina già pubblicata su questo blog, la scorsa settimana.

A seguire, la classifica nota delle variazioni:



6) E ALLORA BACIAMI









L’amore, quello vero, quando arriva te ne accorgi. Ti prende dritto al cuore e alla testa, e a quel punto è già troppo tardi: il tempo, la distanza, le tempeste piccole e grandi, non c’è più niente che possa fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo, che l’ha sentito bruciare sulla pelle e ancora non riesce a liberarsi dai ricordi. Da quando Angela se n’è andata ha avuto tante donne, ma nessuna può sperare di prendere il suo posto. L’amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici: nei sorrisi soddisfatti dei clienti quando ripara le loro auto; nella musica che ascolta sulla sua Duetto d’epoca o nelle serate con gli amici di una vita. E poi c’è Laura, la figlia di diciassette anni, sempre più bella, ma anche terribilmente distante. Lei l’amore lo impara su internet, nelle parole di blogger che sanno sfiorarle il cuore come quel padre così silenzioso non potrebbe mai fare. Se sua mamma è fuggita, si dice, un motivo ci sarà pure. Già, ma quale? E come scoprirlo? La risposta gliela porterà il destino, al termine di un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo. Perché anche il più piccolo gesto d’amore è un miracolo, ma quel miracolo bisogna desiderarlo insieme.



7) DIVORZIARE CON STILE






Mentre vive, Vincenzo Malinconico cerca di capire come la pensa. Per questo discetta su tutto, benché nessuno lo preghi di farlo. Abilissimo nell'analizzare i problemi ma incapace di affrontarli, dotato di un'intelligenza inutile e di un umorismo autoimmune, si abbandona alla divagazione filosofica illuminandoci nell'attimo in cui ci fa saltare sulla sedia dal ridere. Malinconico, insomma, è la sua voce, che riduce ogni avventura a un racconto infinito, ricco di battute fulminanti e di digressioni pretestuose e sublimi. Puri gorgheggi dell'intelletto. Questa volta Vincenzo e la sua voce sono alle prese con due ordini di eventi: il risarcimento del naso di un suo quasi-zio, che in un pomeriggio piovoso è andato a schiantarsi contro la porta a vetri di un tabaccaio; e la causa di separazione di Veronica Starace Tarallo, sensualissima moglie del celebre (al contrario di Malinconico) avvocato Ugo Maria Starace Tarallo, accusata di tradimento virtuale commesso tramite messaggini, che Tarallo (cinico, ricco, spregiudicato e cafone) vorrebbe liquidare con due spiccioli. La Guerra dei Roses tra Veronica e Ugo coinvolgerà Vincenzo (appartenente da anni alla grande famiglia dei divorziati) molto, molto più del previsto. E una cena con i vecchi compagni di scuola, quasi tutti divorziati, si trasformerà in uno psicodramma collettivo assolutamente esilarante. Perché la vita è fatta anche di separazioni ricorrenti, ma lo stile con cui ci separiamo dalle cose, il modo in cui le lasciamo e riprendiamo a vivere, è - forse - la migliore occasione per capire chi siamo. E non è detto che sia una bella scoperta.




8) IL CASO FITZGERALD






È notte fonda quando una banda di ladri specializzati in furti d'arte riesce a penetrare nel caveau della Princeton University rubando cinque preziosissimi manoscritti originali di Francis Scott Fitzgerald, assicurati per venticinque milioni di dollari. Sembrerebbe un'operazione audace e impeccabile se non fosse per una piccola traccia lasciata da uno dei malviventi. Basandosi su quell'unico indizio l'FBI parte immediatamente alla caccia dei ladri e della refurtiva, impresa che si rivela molto difficile. Ma chi può avere commissionato un furto così clamoroso? C'è un mandante o si tratta di un'iniziativa autonoma? Bruce Cable è un noto e chiacchierato libraio indipendente, appassionato di libri antichi che commercia in manoscritti rari. La sua libreria si trova a Camino Island, in Florida, ed è un punto di ritrovo per gli amanti della lettura. Molti scrittori vi fanno tappa volentieri durante i loro tour promozionali. Forse lui sa qualcosa in merito a questa vicenda? Mercer Mann è una giovane scrittrice che conosce bene quell'isola, dove era solita trascorrere le vacanze con la nonna quando era bambina. Ora è rimasta senza lavoro ed è alle prese con la stesura di un nuovo romanzo che non riesce proprio a scrivere. Chi meglio di lei può essere ingaggiata per indagare da vicino senza destare sospetti sulle misteriose attività di Bruce?



9) LA RAGAZZA DEL TRENO





La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?




10) TREDICI
















"Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... Ve lo prometto." Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene ad Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall'altro, il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze. Ora è anche una serie televisiva prodotta da Netflix.





BUONA LETTURA!! 





Recensione: Non ti muovere di Margaret Mazzantini







Titolo: Non ti muovere
Autore: Margaret Mzzantini
Editore: Mondadori
Pagine: 295


 
 
 
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Chiunque lavori in un ospedale, in qualita’ di medico o infermiere, o chiunque si schieri in prima linea in quanto soccorritore del 118, ha un’immensa paura: che un giorno “uno dei soccorsi” sia qualcuno a lui molto caro,  il proprio padre o madre, il proprio coniuge o un figlio.  Questa la paura di Timoteo, chirurgo affermato e padre di Angela.
 
 Un mattino, Angela ha un incidente con il motorino, e viene condotta in emergenza nell’ospedale, dove proprio quel padre, Timoteo,  ogni giorno spera di non veder entrare nessuno dei propri famigliari. Ed invece, quel mattino, Timoteo si ritrova inghiottito in un vortice di paura e arrendevolezza: potrebbe salvare sua figlia, che sta lottando per rimanere in vita, ma resta così tanto sopraffatto da quel vortice, da non entrare in sala operatoria ed aspettare in sala d’attesa.
Attende per ore, in ansia, con il viso rivolto in direzione di quella porta che non si apre mai ; quel volto straziante che urla in silenzio.
Quel silenzio viene interrotto da  un lungo monologo, un'implorazione, a tratti una preghiera che lui rivolgera’ ad Angela, e forse anche a se stesso.
Con “Non ti Muovere”, la Mazzantini ricorre a ritroso la vita di quell’uomo e il turbinio di emozioni che lo hanno segnato: è forse vero che di fronte all’idea della morte, ci disarmiamo e abbandoniamo  l’armatura che ci siam cuciti  addosso.
Timoteo, ai suoi piedi, accascia la figura del “chirurgo stimato”, amorevole e fedele marito, padre di famiglia. Si lascia addosso, invece, la pelle dell’uomo, la sua virilita’ e la sua debolezza, e come un’implorazione chiede a sua figlia di sopravvivere, e di aiutarlo ancora una volta a riprendere le redini della sua vita “perfetta”. Il passato raffiora prepotentemente e diventà realtà.
E’ stata proprio la nascita di Angela, a fargli riacquistare il senno, e a chiudere una travolgente e passionevole storia con una donna,  appartenente ai bassi-fondi della societa’, ma in grado di guardarlo nelle sue vesti naturali, al contrario della moglie.
L’idea di perdere quella figlia, così come aveva perso Italia, divorata dalla setticemia scaturita da un aborto, mette in ginocchio Timoteo.

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Margaret Mazzantini, nel romanzo "Non ti muovere", ci presenta un lungo feedback della vita del protagonista attraverso l'esame di coscienza costellato da tristezza, durezza verso se stessi: è come se mettesse Timoteo di fronte ad uno specchio, nel quale velocemente scorrono piccole immagini della sua vita. Timoteo non riesce a fermarne nemmeno una, e questo lo riempie di sgomento; ad un tratto, però, riesce a fermare con la dolcezza del suo sguardo, l’immagine di Angela, sorridente come sempre…ed è a quel punto, che le porte della Sala Operatoria si apriranno.
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Il romanzo “Non ti muovere” è un libro introspettivo; leggendolo, ci insegna, attraverso una scrittura emozionante e sconvolgente, a metterci in ginocchio di fronte a noi stessi e a porci di fronte a quello specchio, che passa in rassegna le immagini più importanti della nostra esistenza.
La struttura del libro è formata da due parti che si alternano nella lettura: il passato di Timoteo e il presente dell'attesa. Due parti che sembrano indipendenti ma invece hanno un unico filo conduttore: Angela.
Linguaggio semplice, senza fronzoli o alterazione che rendono la lettura del libro fruibile ed emozionanti. Parole usate per colpire l'anima del lettore e la sua sensibilità.
L'autrice ci invita a fermarci e a riflettere sulla nostra vita, sulle azioni compiute e a chiederci se ogni cosa fatta , riusciremo davvero a ripeterla!
 
 
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Forse si son chiesti proprio questo i giurati che le hanno conferito il Premio Strega ( meritatissimo a mio avviso) nel 2002.
 
Buona lettura da Valentina.
 
 
 
 
 

La posta: I vostri racconti " Lezione di Latino " di Carlo Izzo

 

 
 
 
 

Per la rubrica i vostri racconti, oggi è ospite del mio blog Carlo Izzo con il suo racconto dal titolo: " Lezioni di latino", un racconto osè e un pò hot , ma anche questo fa parte della vita.

 

Leggiamolo insieme e poi aspetto i vostri commenti:


Lezioni di Latino

Alda mi dava lezioni di italiano e latino nel pomeriggio. Erano quegli anni nei quali io combattevo tra le nozioni che mi dava il liceo, e la mia ansia famelica di fare tutto da me, di leggere tutto da me, di imparare tutto da solo. Ero convinto che dagli insegnanti non avrei potuto imparare nulla, e che solo da me avrei potuto penetrare nelle cose.
Alda era la mia vicina di casa, abitava sul mio stesso piano, e mi chiamava dal balcone, quando dovevo andare da lei. Era molto affettuosa, ma quando mi dava lezioni, si trasformava in un’insegnante meticolosa e intransigente.
Siedevamo a fianco, attorno a un tavolo tondo, dove io disponevo i miei quaderni, e l’ascoltavo mentre declamava con chiarezza le cadenze latine che a poco a poco mi stavano entrando nel cuore. Un giorno, mentre in un caldo pomeriggio di giugno, rievocavamo le composizioni ispirate di Ungaretti sulla vita rischiosa dei soldati sul fronte
" Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" e scandivo, leggendo dal libro la metrica alessandrina dell’ Eautonti-morumenos, il punitore di se stesso, tanto caro a Baudelaire, lei, d’un tratto, senza dire una parola, senza mutar minimamente d’accento, mi prese la mano, la tirò a se, e se la strinse tra le cosce, sotto la gonna. Io stavo leggendo ad alta voce, e m’interruppi di scatto, ma lei, fulminandomi con lo sguardo, mi ingiunse di continuare.
La voce dapprima non voleva uscirmi di gola, ma sotto la sua pressione ripresi a a scandire i versi. Ripresi quindi, e così anche la mia mano trovò la via nella massa dei ricci folti che sentivo tra le dita. Parlavo, e ansavo dentro di me, e lei non lasciava la presa del mio polso, tirandomi e guidandomi, mentre con l’altro suo braccio la sua presa sulla mia spalla, e sulla mia nuca, era diventata una carezza. Il suo sguardo s’era mutato in qualcosa di scuro e profondo, e l’intensità di esso nei miei occhi era come una spada che mi trafiggeva, e che m’inchiodava nel nuovo e pressante ritmo in cui entrambi eravamo imprigionati.
Poi, con un lungo sospiro, lei si chetò e si riscosse.
Muta, mi lasciò andare il polso.
Raccolse i miei quaderni, li chiuse, li unì al libro, e con voce appena accennata mi fece:
 "Per oggi basta, abbiamo finito
 Torna a casa "
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Un racconto che risveglia in noi le prime emozioni e l'entusiasmo dei sensi adolescenziale. Chi di voi non ha mai sentito attrazione verso il proprio prof o professoressa di liceo? Nell'immaginario collettivo, le prime palpitazioni si sviluppano proprio nel periodo liceale. Palpitazioni ed eccitazioni che tolgono il sonno .
E allora riviviamo quel tempo che fu con il racconto di Carlo!




Ringrazio Carlo per aver scritto questo stupendo racconto per il mio blog.
Grazie perchè anche con il suo contributo e i suoi racconti il mio blog cresce ogni giorno.





Buona lettura a tutti dalla vostra Manuela

Recensione: Il ragazzo in soffitta di Pupi Avati






Titolo: Il ragazzo in soffitta

Autore: Pupi Avati

Editore: Guanda

Data Pubblicazione : 19 Marzo 2015

Pagine: 248

Prezzo: Kindle 8.99; cartaceo 13.60

Gli opposti si attraggono sempre anche in questa storia. Due

adolescenti, due caratteri differenti e due situazioni familiari

differenti ma un triste segreto li unirà per sempre.
 
 

Berardo Rossi, detto Dedo, è un ragazzo molto conosciuto e pieno

di amicizie. Come tutti i ragazzi della sua età, odia la scuola in

particolare  il latino. Ama invece il calcio e la sua squadra del

 cuore:  il Milan.
E' un adolescente inquieto a causa della sua situazione familiare

 precaria, legata a problemi di vario genero . E' un ragazzo solo che

 soffre la sua solitudine , finchè nel suo palazzo vanno ad abitare

 una nuova famiglia formata dalla madre e da un ragazzo della sua

 stessa età: Giulio.

I genitori di Dedo hanno deciso di  dare in affitto una casa al sesto

piano. Non è una vera e propria casa, pema una soffitta.

Giulio è l'opposto di Dedo in tutti i campi: sull'abbigliamento, la

 scuola, gli hobby .  

"Dedo si rende conto che il «ciccione del piano di sopra» è diventato un amico, che quell’amico è in pericolo, e che è il momento di fare delle scelte: ora sono loro due contro tutti".


L’amicizia tra i due ragazzi nasce sui banchi di scuola, ma viene

rafforzata da un segreto che riesce a renderli inseparabili; un

segreto che custodisce gelosamente Giulio; un segreto che sta per

 rivelarsi al mondo .  Cosa nasconde Giulio? In  che modo riuscirà a

 coinvolgere anche la vita di Dedo?

 

Questa è la storia struggente di una passione musicale non

corrisposta e una vendetta nascosta, che renderà la vita di Giulio e

 Dedo un pericoloso presente.

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Il romanzo " Il ragazzo in soffitta" è scritto da Pupi Avati, il  regista

tra i più amati in Italia, ed è tra l'altro il suo primo romanzo.

In questo romanzo, Pupi Avati ha voluto raccontare il disagio
giovanile, le crisi familiari e le vendette. Libro scritto con tanta enfasi e dettato dalla sua grande esperienza da regista e da costruttore di storie. Ma molto spesso ho riscontrato capitoli noiosi e petulanti. Seppur la storia racconta la realtà giovanile e le colpe dei genitori che causano difficoltà ai loro figli è stata male gestita. Pagine pesanti da leggere fino all'ultimo capitolo.

La storia ruota intorno a  Giulio e alla sua famiglia ed è ricca di

suspense, in quanto il lettore cerca di capire quale sia il segreto di

Giulio e perchè lui ne abbia  tanta paura. Ma oltre a questa

suspance, non ho trovato nulla di interessante. Una volta legato

l'arcano, la storia cade nella noia. Mi sono divertita nelle pagine in

 cui si parlava di musica solo perchè mi ci sono rispecchiata in

 quanto la mia vita ruota intorno alla musica.

Questo libro non mi ha appassionata ( non so se si fosse  già capito

ahahah).

 Finale scontato già da metà romanzo; mi aspettavo di più da un

 grande regista quale sia Pupi Avati.

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Recensione scritta da Margherita